Il noto attore e regista Carlo Verdone spiega perché non ha intenzione di fare un film sul Covid, e perché non ha intenzione di citare la pandemia nei suoi futuri lavori. “Il cinema è allegria e spensieratezza”, spiega al Corriere della Sera
Carlo Verdone è uno degli attori e registi più amati dagli italiani. E forse anche per questo stupisce che il comico non ha intenzione di fare film sulla pandemia di Covid in futuro. Il motivo della sua scelta lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera: “Il cinema deve dare speranza. Non ci sono solo film di terrore, di morte, di orrore. I film sui criminali attirvano i giovani. Io invece penso che abbiamo bisogno di sollievo”.
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Carlo Verdone spiega perché non farà film sulla pandemia di Covid
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Il regista spiega la sua difficile esperienza con il Coronavirus, che non ha avuto ma del quale è molto preoccupato: “Circa il 60% dei miei amici ha avuto il contagio. Io ho fatto 9 tamponi, tutti negativi”. Verdone martedì compirà 70 anni, ma nell’intervista ha spiegato che non ha alcuna voglia di festeggiare. Solo famiglia stretta, per i motivi legati alla pandemia. Una situazione legata al Covid che condiziona tutti gli italiani, e che il regista non intende rievocare in nessuno dei suoi film: “Questo sarà ricordato come un periodo triste. Credo che il cinema debba dare un po’ di speranza. Non se ne può più di terrore, di morte, e di paura – prosegue Verdone – in questo momento non serve spaventare o inquietare la gente. E credo nemmeno mostrare continuamente criminali di ogni specie: attirano i giovani ed è una cattiva educazione. Non dico di evitare i problemi e fare finta di non vederli, ma c’è bisogno anche di dare sollievo”.
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