Anche l’Abruzzo si aggiunge alle zone rosse dopo un periodo di forte indecisione che ha scatenato non poche polemiche.
L’Abruzzo sarà in “zona rossa” da mercoledì 18 novembre, ma le scuole resteranno aperte.
Il tutto è stato anticipato dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso della visita all’ospedale “San Raffaele” di Sulmona.
In questi giorni c’erano state non poche polemiche sull’Abruzzo siccome molti utenti del web risentivano della troppa confusione che si era generata sulla faccenda.
Il tema delle scuole è stato invece quello che aveva generato ancor più aspre polemiche nelle ultime ore.
“Abbiamo assunto la decisione di firmare un’ordinanza che applica alla Regione Abruzzo la disciplina contenuta nell’articolo 3 del Dpcm e cioè quella delle cosiddette zone rosse e non di più” ha dichiarato Marsilio.
Il tutto, come abbiamo precisato, aveva già creato polemica. Ora però quest’ultima si è accesa ancor di più. Si sono infatti alzati i toni.
#Marsilio deve spiegare perché inserisce l’ #Abruzzo in zona rossa nonostante abbia quasi tutti i parametri migliori della media italiana.
Oggi incrementi di pazienti in terapia intensiva pari a 0, incremento di pazienti ricoverati in tutto l’ Abruzzo 6. Esigiamo SPIEGAZIONI— Bigsuper (@newsbigone) November 16, 2020
Abruzzo in zona rossa: Marsilio e la questione scuola con il nuovo dpcm
La scuola è un argomento di dibattito molto scottante per quanto riguarda la regione Abruzzo.
A tal proposito il Presidente Marsilio ha dichiarato che sulla scuola “c’è stata una discussione molto ampia, come è giusto che sia”.
Per porre fine a questa forte discussione, il Presidente ha però specificato che hanno ritenuto quanto segue: “Siamo tutti d’accordo, nella Giunta e nella maggioranza, di non poter accogliere, neanche volendo farlo, la richiesta da parte del Gruppo Tecnico Scientifico di chiudere le scuole di ogni ordine e grado”.
Il Presidente Marsilio ha poi aggiunto che l’attuale disciplina di legge non consentirebbe alle famiglie di affrontare questo problema.
“Tenendo aperte le attività economiche e non avendo congedi parentali o bonus baby sitter, il peso che graverebbe sulle famiglie sarebbe insostenibile” tuona il governatore della regione Abruzzo.
“Per questo, riteniamo che sia stato sufficiente un atto di responsabilità, applicando il dpcm emanato e dichiarando, da mercoledì, l’Abruzzo Zona rossa”.
Il tutto però non ha posto fine alle polemiche. La parola al web.
L’Abruzzo è zona rossa. Anzi, no. Anzi, si. Anzi, “domani decido, ma quasi sicuramente sì”.
Un Presidente di regione leggermente confuso.#Abruzzo— Asad (@nico_asad) November 16, 2020
L’#Abruzzo diventerà domani zona rossa, eppure qualche giorno fa, in piena emergenza #Covid, la Regione ha stanziato un totale di 6 milioni di euro per un accordo di 5 anni con il #Napoli. Tempi e cifre opportuni?
— Mirko Nicolino (@mirkonicolino) November 16, 2020
Che tristezza leggere chi vuole divisioni all’interno della stessa Regione. Come si può essere “uniti” come Nazione se non si parte dalle realtà più piccole? Il lockdown non piace a nessuno, per ovvi motivi, ma se sarà necessario lo accetteremo. #Abruzzo #NessunoSiSalvaDaSolo
— (@MissTatalla) November 16, 2020
#Abruzzo la mia nipotina in quarantena perchè una sua compagna di asilo positiva, mio nipote della quarta elementare in quarantena perchè il suo prof positivo… #zonarossa ma con scuole aperte? Che senso ha? Era troppo chiuderle per 15 giorni?
— Nut (@nut_moon_) November 16, 2020
#Abruzzo #zonarossa
Ore 19.05 sul sito ufficiale della Regione ancora nessuna ordinanza pubblicata ma già ne ho ricevuto copia in 3 gruppi WhatsApp!
Vergnonosa comunicazione pubblica in questa emergenza, dal governo alla @Regione_Abruzzo pic.twitter.com/5hwG5tT5sO— gioiecolori (@gioiecolori) November 16, 2020
È partito il totovaliditàzonarossa in #Abruzzo!! Rimanete sintonizzati per scoprire come va a finire. Il 17 o il 18? @Regione_Abruzzo #Marsilio #COVID19
— Luca M (@_luca001) November 16, 2020