Sapremo oggi il risultato definitivo della decisione della Corte di Cassazione in merito alla tragica vicenda di Gessica Notaro. I dettagli.
15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione.
Questa la pena a cui era stato condannato Edson Tavares, l’aggressore responsabile di un orrido atto di violenza contro Gessica Notaro.
L’uomo, che sta già scontando la sua condanna nel carcere di Bologna, è in attesa della decisione della Corte di Cassazione.
Ecco tutti i dettagli.
La storia, per chi non la conoscesse, è purtroppo tristemente nota.
Il 10 Gennaio 2017, Edson Tavares ha aggredito l’ex compagna, Gessica Notaro, raggiungendola sotto casa per sfregiarla con l’acido.
Il gesto, gravissimo, ha avuto delle conseguenze decisamente pesanti sulla vita della giovane.
Un intervento all’occhio, lesioni su tutto il volto, una vita che avrebbe potuto essere distrutta.
Gessica al tempo aveva 28 anni mentre Edson Tavares ne aveva 31: i due erano stati fidanzati per 3 anni ma la loro non era stata una storia felice.
L’uomo, infatti, è un violento ed uno stalker.
Gessica lo aveva denunciato in passato, prima dell’aggressione.
Sfortunatamente, però, la denuncia non aveva avuto effetto: Tavares è riuscito comunque a perpetrare un atto di estrema violenza contro di lei.
Condannato nel 2017 per “la straordinaria gravità della condotta e dell’atto” aggravata dalla premeditazione, Tavares non si è arreso.
Nonostante i giudici lo abbiano riconosciuto colpevole dell’attentato alla vita della giovane, questo non è il primo ricorso alla Cassazione.
L’imputato, affiancato dai suoi legali, aveva già fatto domanda di appello per ottenere una revisione della condanna.
In appello, però, i giudici avevano già rivalutato i due casi (uno per aggressione ed uno per stalking) ed unito le sentenze.
Oggi, quindi, attendiamo il risultato di una nuova revisione della Corte di Cassazione.
I legali di Tavares, infatti, hanno reputato la condanna per aver aggredito con del liquido corrosivo Gessica Notaro, provocandole lesioni gravi sul viso e sul volto, troppo severa.
Gessica, nel frattempo, ha dimostrato un coraggio non da poco, combattendo una battaglia contro lo stigma sociale e diventando una bandiera per la lotta alla violenza sulle donne.
In passato la Corte di appello di Bologna aveva dichiarato che il gesto “appare plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima“.
Inoltre, come riporta Repubblica, sempre la Corte di appello di Bologna aveva negato le attenuanti.
Di seguito le motivazioni: “Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta qui in esame“.
Kenya 2009.. avevo 19 anni
Pubblicato da Gessica Notaro su Sabato 7 novembre 2020
Attendiamo dunque di conoscere la decisione della Corte di Cassazione, che non ostante sia stata programmata per la giornata odierna, non se ne è vista luce. Sicuramente la battuta di arresto del percorso legale/giuridico sulla vicenda registrata oggi non farà desistere la diretta interessata e distogliere l’attenzione di tutta l’opinione pubblica che ha preso a cuore il caso.
Seguiremo insieme tutti gli sviluppi.
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