I Ministri Lucia Azzolina, Elena Bonetti, Paola Pisano e Stefano Patuanelli hanno invitato gli operatori telefonici a questa iniziativa molto importante sulla didattica a distanza (dad).
Bisogna premettere che la didattica a distanza (dad) ha creato non pochi problemi alla scuola italiana, agli studenti tutti ed anche allo stesso Governo.
Per molti la nostra nazione non era ancora pronta ad affrontare questo metodo di didattica a distanza e non poche polemiche si sono susseguite.
Basti pensare al duro dibattito che ci fu a seguito della vicenda della ragazza costretta a fare bendata una interrogazione.
Il Governo ha però confermato con sicurezza il fatto che la didattica a distanza è l’unico modo efficace al momento per permettere agli studenti di poter apprendere senza rischiare il covid.
Per cercare quindi di far fronte ai costi della didattica a distanza (dad) per le famiglie, il Governo ha invitato a questa nuova iniziativa i maggiori operatori telefonici.
I Ministri Lucia Azzolina (Ministero dell’Istruzione) , Elena Bonetti ( Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia) , Stefano Patuanelli (Ministero dello Sviluppo economico) e Paola Pisano (Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione ) hanno infatti lanciato un invito molto importante.
La richiesta nei confronti dei principali operatori di telefonia mobile è quella di identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.
I Ministri hanno infatti optato per questa richiesta nell’ottica di poter creare una sinergia con gli operatori di telefonia mobile in modo tale da poter ammortizzare quanto meno le spese sostenute per le promozioni telefoniche e la fornitura della linea internet.
#Coronavirus #Scuola, accordo governo-gestori: da oggi didattica a distanza senza consumare giga#dad
— Emanuela Micucci (@EmMicucci) November 17, 2020
La richiesta agli operatori di telefonia mobile da parte del Governo
Con il consenso a questa richiesta nella pratica verrebbe fruita la didattica a distanza senza consumare gigabyte.
Le studentesse e gli studenti potranno quindi seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari.
Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.
Sembrerebbe essere una buona soluzione per chi in questo modo potrebbe riuscire ad ammortizzare le spese dovute alla didattica a distanza.
Molti però lamentano la scarsità di pc e strumenti essenziali per poter beneficiare della dad.
L’accordo per la fruizione gratuita, da parte degli operatori di telefonia mobile, della didattica a distanza è sì accolto in modo positivo, ma le criticità sulla dad restano per molti sempre le stesse.
Ecco…
Ogni giorno sembra una seduta spiritica..🤦♀️#dad #scuolechiuse pic.twitter.com/uVvWVr9Tmr— She 💙📌 (@glicineinfiore) November 17, 2020
La foto di mia figlia sul suo profilo in Dad.
Io non ce la posso fare. #Dad #mammesullorlodiunacrisidinervi pic.twitter.com/KW8UGkjBXG— UnaRoSainAria (@UnaRoSainAria) November 17, 2020
La #DaD è “una non scuola: senza mezzi adeguati (nessuno ha costruito una piattaforma pubblica…)”
Non concordo però sull’analisi finale: la mancanza di una piattaforma ‘pubblica’ è l’ultimo dei problemi (malgrado gli strali sulla questione della tutela dei dati personali). https://t.co/J6lkXhI0qx
— G. Beccarini (@giubecc) November 17, 2020
Il genio precedente… che pensava sarebbe filato tutto liscio, riuscendo anche a recuperare alla grande il tempo perduto (poco, comunque, visto che c’era la #DAD)https://t.co/TkiCQaIVM2https://t.co/vofFljvxCz
— Marisa Moles (@marisamoles) November 17, 2020
Demonizzare la #DaD, quando per ora è l’unica via possibile, non mi sembra giusto. Sarebbe come gettare nell’immondizia il pane, quando magari, al momento, il pane rappresenta l’unico alimento di cui disponiamo per sfamarci.
— Dreaming_81 (@Dreaming_81) November 17, 2020
Ma perchè non organizzare la scuola in modo da integrare #DAD e presenza, con turni, con la libertà di scelta per le famiglie? Sembra la solita scaramuccia Guelfi che vogliono andare in presenza e Ghibellini che preferirebbero stare al sicuro con la DAD.
Siete pessimi!— TheBart ⚪️ ⚫️ 🇪🇺 (@bartwit70) November 17, 2020
Oggi, nella giornata internazionale degli studenti, vi faccio vedere cos’è la didattica a distanza.
Che paese siamo? #scuolechiuse #dirittoallostudio #Dad pic.twitter.com/VXFzLxfs5t
— Valentina Chindamo (@valechindamo) November 17, 2020