La notizia arriva dalla Svizzera e fa veramente rabbrividire: i posti dedicati ai pazienti di Coronavirus in terapia intensiva sono finiti.
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Lo ha annunciato oggi la Società Svizzera di Medicina Intensiva con un comunicato sul suo sito ufficiale.
La notizia, riportata anche da Ansa e da tutte le maggiori testa italiane, sta rapidamente facendo il giro della rete.
In Svizzera i posti di terapia intensiva sono terminati.
Coronavirus, terapia intensiva: i posti sono terminati in Svizzera
#Svizzera: sono finiti i posti in terapia intensiva….
Ma, la Svizzera non era il modello europeo di Salvini sulla gestione sanitaria del covid19?
Si sta vergognando chiuso in qualche stanzino, vero?
— Nuvole Rosa (@stefaniatalpo) November 18, 2020
Erano 876 i posti disponibili in terapia intensiva per i malati di Covid-19 svizzeri.
Ed oggi, purtroppo, sono finiti.
Questa la notizia spaventosa che arriva dal sito ufficiale della Società Svizzera di Medicina Intensiva e che fa scorrere un brivido lungo la schiena.
La situazione in questo paese, infatti, è decisamente preoccupante.
Nonostante, infatti, sia stato poco toccato dalla prima ondata di Covid-19, la seconda ondata ha fatto, invece, molti più danni.
La Svizzera, infatti, viaggia sui 10.000 contagi giornalieri a fronte di una popolazione di soli 8,5 milioni di abitanti.
Le conseguenze di questi numeri si sono fatte sentire molto presto: le terapie intensive, infatti, sono ormai piene.
La situazione, nel paese, è sicuramente tesa e le soluzioni mancano.
Le misure prese sono quelle che ormai conosciamo bene anche noi: molti pazienti non Covid sono stati rimandati a casa, quelli più gravi vengono spostati in altri cantoni o regioni.
Si cerca, in ogni maniera, di continuare a garantire l’assistenza medica più necessaria ed immediata mentre le operazioni non urgenti vengono rinviate a data da definirsi.
La SSMI (Società Svizzera Medicina Intensiva) dichiara di essere a conoscenza del fatto che queste misure creino gravi disagi ai malati ed ai loro familiari.
Ma la soluzione, al momento, è solo quella di tentare con ogni mezzo di abbattere la curva di contagio e continuare a prendersi cura di tutti coloro che hanno bisogno.
Con ogni possibile mezzo: ha fatto e fa ancora scalpore, infatti, la dichiarazione esplosiva dell’economista Willy Oggier, specializzato nel settore sanitario.
Intervistato da un giornale del gruppo editoriale Talmedia (così riporta Globalist.it), lo scienziato elvetico ha chiesto che i negazionisti “vengano presi sul serio”.
Vuole introdurre una base legale che permetta di sanzionare e multare duramente tutti coloro che negano il Coronavirus.
Le multe dovrebbero essere piuttosto alte: niente a che vedere con quelle attive oggi in Italia!
Ma la provocazione non è finita qui: Oggier vuole anche registrare il nome di tutti coloro che negano l’esistenza del Covid-19 e indulgono in atteggiamenti pericolosi.
Il motivo? Una volta che i negazionisti “registrati” finiscono in ospedale a causa delle conseguenze del Covid-19, questi perdono il diritto ad un posto letto in terapia intensiva.
Soprattutto se, come sta succedendo in questo momento, i posti siano scarsi o addirittura terminati.
In #Svizzera non ci sono più posti letto nei reparti di terapia intensiva. Ma gli elvetici mi pare perdano tempo sui social postando hashtag ridicoli come #GovernodellaVergogna #Covid_19
— Francesco (@SardoResiliente) November 18, 2020
-Bastiano…
-Dimmi Saruzzo
-In #Svizzera sono esauriti tutti i posti in #terapia intensiva
-Quando si hanno più #banche che #ospedali prima o poi viene il momento di pagare il conto.— Bastiano e Saruzzo (@MichelinoSaitta) November 18, 2020
🙏🏻
— Goldrake ❤️ (@Goldrake06) November 18, 2020
#Covid19 “Niente ricoveri in terapia intensiva ai negazionisti del Covid”: proposta in Svizzera di Willy Oggier, economista specializzato in sanità.
Concordo!— Aldo Savar (@Aldosavar) November 17, 2020
In Italia, nel frattempo, la situazione non è rosea: il tasso di mortalità, infatti, ha raggiunto livelli veramente incredibili.