Grazie al loro olfatto, i cani possono riconoscere le persone malate di Covid. Lo affermano dalla Spagna, dove un pool di veterinari garantisce che i nostri quattro zampe hanno la facoltà di fiutare la malattia. Proprio come avviene con il cancro e altri gravi patologie
I cani possono fiutare le persone malate di Coronavirus. Grazie al loro sviluppato senso, i nostri amici a quattro zampe possono riconoscere chi è stato infetto dal Covid. Lo dice uno studio della Generalist de Catalunya, dipartimento veterinario, che dopo una serie di test pilota garantisce che i cani riescono a scovare le persone malate. Uno studio simile è stato svolto anche in Finlandia, con i medesimi risultati. “Lo fanno già con altre malattie serie, come il diabete o il cancro – spiega la veterinaria della Barkin, la dottoressa Daniela Leal a “Sport and Life” – i cani non riconoscono direttamente l’odore del virus, ma il corpo delle persone malate emette odori particolari che questi animali riescono a riconoscere”.
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Come i cani possono riconoscere le persone malate di Covid
La loro sensibilità olfattiva è enorme, quindi avvertono i cambiamenti di odore dovuti ai cambi metabolici che si verificano nei pazienti malati. Ecco perché possono rilevare le persone malate, soprattutto se sono sintomatiche. Ovviamente i cani andrebbero addestrati in modo specifico per individuare il Covid-19. La loro capacità olfattiva, infatti, è solo generica. Ma i quadrupedi addestrati, rileva lo studio della Barkin Generalist de Catalunya, hanno scoperto i malati di Coronavirs con una precisone fino al 94%. La tecnica utilizzata per riconoscere il virus è quella del cosiddetto “rinforzo positivo”. In pratica si abbina uno stimolo piacevole per il cane quando fa qualcosa di giusto. In questo modo il cane associa a quel tipo di odore un premio in arrivo, e di conseguenza fa notare quando riconosce l’odore specifico. Lo studio non ha ancora accertato se i cani riescono a trovare le persone malate in luoghi pubblici, o quando sono in mezzo ad altre persone. Il riconoscimento, infatti, è stato riscontrato soltanto in luoghi chiusi, senza altre persone vicine a quella malata.
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