Paura terrorismo a Lugano, in Svizzera: due donne sono state brutalmente aggredite in un centro commerciale. Scattano le indagini, ma si teme la pista terroristica
Sale la paura terrorismo a Lugano, in Svizzera. La brutale aggressione contro due donne in un centro commerciale da parte di una donna di 28 anni dovrebbe avere la matrice dell’attentato. L’episodio è avvenuto in un grande magazzino della città.
Indaga la polizia federale elvetica, la Fedpol, che su Twitter chiarisce che la donna autrice dell’aggressione era già finita sotto indagine nel 2017 per atti di terrorismo jihadista. La giovane sarebbe stata radicalizzata dopo la sua conversione all’Islam. Le notizie sono state riportate anche dalla Radiotelevisione svizzera in lingua italiana.
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Terrorismo a Lugano: ancora la pista jihadista
Aggressione all’arma bianca in Ticino – Aggiornamento: l’autrice risulta conosciuta dai servizi di @fedpolCH. Appare in un’indagine di polizia del 2017 relativa al #terrorismo jihadista https://t.co/0shxwbIUyd
— fedpol (@fedpolCH) November 24, 2020
E’ scattato l’allarme in tutta la città, con misure di sicurezza estreme e chiusura dei luoghi di assembramento, aperti nonostante le regole restrittive per il Covid. La 28enne risulta ancora essere sotto procedimento penale per i fatti del 2017. La ragazza, che vive a pochi chilometri dal luogo dell’accaduto, ha aggredito le due donne nel centro commerciale. Prima saltando addosso a una e provando a strangolarla. Poi colpendo l’altra con un coltello che aveva nelle tasche. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi per le vittime. La ragazza è stata fermata da alcuni passanti, immobilizzata e affidata alla polizia. Le due sono ferite, in particolare quella accoltellata, ma per fortuna non rischiano la vita.
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