Dopo le accuse del suo avvocato, scatta l’indagine sulla morte di Diego Armando Maradona. Qualcuno ha sospettato perfino l’omicidio colposo
Le gravi accuse lanciate dall’avvocato di Maradona (inviso alla famiglia e non lasciato entrare nella camera ardente) hanno gettato una luce inquietante sulla morte improvvisa del grande campione argentino. Le accuse sono state gravi: ritardo nei soccorsi, di oltre mezz’ora, ma soprattutto il fatto che il Pibe, convalescente dopo una delicata operazione al cervello, era stato lasciato solo. Pur senza riferimenti diretti, gli strali erano rivolti – probabilmente – alla famiglia del campione.
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Morte Maradona, si indaga sulla sua morte: si cercano eventuali responsabilità
Gli inquirenti argentini, dopo aver disposto l’autopsia che ha accertato le cause naturali (insufficienza cardiaca) stanno comunque indagando sul ritardo nei soccorsi e sull’ipotesi, debole ma comunque presente, di omicidio colposo. Da accertare se qualcuno ha delle responsabilità per la morte di Diego: se questa si poteva evitare. L’infermiere che doveva assisterlo, gli amici che frequentavano la sua casa e i vicini di casa. In particolare uno, che è stato il primo ad accorrere assieme all’infermiere. Maradona si è sentito male intorno alle 13, era a letto a riposare dopo aver pranzato. Di fatto è morto nel sonno. Le indagini serviranno ad accertare se la tragica scomparsa del campione, appena 60enne, si poteva evitare. Dopo l’intervento alla testa le condizioni di Maradona erano state definite buone e il suo recupero sembrava procedere regolarmente. Invece il 25 novembre la notizia che ha sconvolto l’intero mondo del calcio e i tifosi di ogni squadra.
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