Dove si buttano pile e batterie? Cosa fare quando si scaricano, quanto durano e, soprattutto, quali sono le migliori? Scopriamolo insieme.
Sembra un argomento scontato eppure conoscere le pile può aiutarci ad evitare inutili sprechi e veri e propri disastri ambientali.
Quanti ancora dei nostri elettrodomestici, infatti, sono alimentati a pile? Nell’era dei caricatori portatili e delle entrate USB la risposta sembrerebbe scontata: pochissimi!
Invece no: telecomandi, radio, giocattoli, orologi da parete, sveglie e chi più ne ha più ne metta.
Le batterie sono ancora parte integrante della nostra vita!
Ecco tutte le informazioni utili a riguardo.
Pile e batterie: quanto durano e come si usano
Nonostante siano oggetti veramente comuni e deputati all’utilizzo giornaliero, meglio non prendere sottogamba pile e batterie.
Questi strumenti, infatti, contengono dei materiali decisamente pericolosi: piombo, cromo e mercurio.
Certo, le quantità contenute nelle pile normali, quelle più conosciute, non è tantissima.
Basta, però, ad inquinare in maniera irreparabile l’ambiente soprattutto se la pila non viene smaltita correttamente.
Importantissimo è, anche, saperle utilizzare in maniera corretta onde evitare che possano diventare tossiche… mentre sono in casa!
Le pile e le batterie, infatti, fanno parte dei rifiuti speciali pericolosi.
Prendiamo ad esempio le tipologie di pile AA o AAA che sono, generalmente, le più comuni.
Utilizzate per i telecomandi e per i giocattoli dei nostri bambini sono quelle che conosciamo meglio!
Il loro ciclo vitale è, generalmente, di ben 2 anni!
Se vengono usate per le torce o come batterie di una sveglia, però, la durata diminuisce di molto e quasi si dimezza.
Importantissimo è utilizzarle nella maniera corretta e facendo, quindi, corrispondere i poli positivi e negativi (che sono invertiti per ogni pila).
Le pile non ricaricabili non sono reversibili. Questo vuol dire che, una volta posizionate correttamente ed usate, non possono più ricevere energia ma solo distribuirla.
Una volta scaricatesi completamente, quindi, vanno buttate.
Per questo motivo è consigliabile acquistare pile ricaricabili!
In commercio ne esistono moltissime: certo, costano qualche euro in più ma il risparmio, a lungo andare, è assicurato!
Le pile ricaricabili, infatti, possono essere riutilizzate fino a 50 volte (quelle più sofisticate, invece, quasi fino a 1.000).
Vi è mai capitato, quando il telecomando smette di funzionare, di aprire lo sportellino e… girare le pile?
Questa è una soluzione che ci sembra quasi magica e che, spessissimo, funziona!
Il motivo è che una volta che le pile iniziano a scaricarsi il loro funzionamento inizia ad essere discontinuo.
Uno studio fatto dalla European Recycling Platform dimostra che, in Italia, buttiamo molto spesso pile che sono “piene” ancora fino al 41%.
Insomma, ogni volta che vi sembra che le pile abbiano smesso di funzionare provate ad usarle su di un altro dispositivo.
Quasi sempre hanno ancora molta energia da dare!
Come si smaltiscono e dove si buttano le pile stilo?
Veniamo ora allo smaltimento.
Innanzitutto è importantissimo non “abbandonare” le pile dentro un oggetto inutilizzato.
Rimuovete le pile da telecomandi o giocattoli vecchi. Il rischio che la pila si deteriori e ed inizi a “perdere” è veramente molto alto!
Se, aprendo lo sportellino, trovate pile ossidate o che sembrano coperte di liquido non toccatele assolutamente con le mani.
Usate un fazzoletto od un guanto di plastica per rimuoverle e chiudetele in un sacchetto!
Visto il loro alto potenziale inquinante, le pile non vanno mai buttate nei contenitori dell’immondizia.
Non gettatele nei cassonetti, non lasciatele nel vostro cestino e, soprattutto, non disperdetele nell’ambiente.
Ogni comune deve avere (e sicuramente ha) punti di raccolta specializzati proprio per le batterie. Generalmente si trovano nei centri commerciali o nei punti più centrali di una città.
Se non conoscete neanche un punto di raccolta, non preoccupatevi: le isole ecologiche prendono in consegna le pile e possono indicarvi dove buttarle la prossima volta!
Un’altra opzione è quella di riportarle al negozio dove le avete comprate.
I negozianti, infatti, si possono far carico delle pile da smaltire e conoscono la procedura più corretta.
Le pile, se smaltite correttamente, possono essere riciclate ed i loro materiali riutilizzati!
Manganese, zinco e rame diventano argenteria, cavi elettrici e nuove pile.
Insomma, a volte anche gli oggetti più comuni ci riservano alcune sorprese.
Esattamente come le pile anche i cartoni della pizza vanno buttati in un contenitore apposito. Sapevate quale?