Perché nascono i deja vu e cosa sono: si tratta di falsi ricordi. Ecco perché esiste il cosidetto effetto Mandela
Spesso ci capita di avere la forte sensazione di vivere situazioni già vissute. Si tratta del cosiddetto “deja vu”, vale a dire la realistica sensazione di aver già vissuto un determinato momento. Spesso, si resta spiazzati e turbati per qualche momento, perché la percezione di quello che sembra un ricordo è molto forte. Ma non tutti sanno che quasi sempre si tratta di un tranello della nostra mente. Spesso, quelli che sembrano dei ricordi in realtà sono soltanto uno “scherzo” del nostro cervello.
Può succedere di associare ricordi realmente accaduti a situazioni diverse, oppure di rivivere situazioni che in realtà non sono mai accadute: si tratta del cosidetto “effetto Mandela”. Il nome richiama il famoso personaggio politico, ma in realtà non esiste una connessione diretta con lui. L’effetto Mandela è una distorsione della memoria da parte della nostra mente, che crea falsi ricordi trasformando eventi che accadono in tempo reale in qualcosa che sembra essere già stata vissuta. In realtà, mentre il fenomeno ha ormai una definizione precisa, il motivo per cui accade non è stato ancora spiegato in modo preciso.
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“Effetto Mandela”: perché abbiamo i “deja vu” e perché nascono nella nostra mente
Ci sono teorie di varia natura, che vanno da quelle assurde paranormali e fantascientifiche ad altre più realistiche e riscontrabili. Il problema nasce perché il nostro cervello confonde i ricordi e non riesce a dargli una precisa connotazione cronologica. Spesso la mente pone questi falsi ricordi nel bel mezzo di una situazione reale che si sta vivendo in quel momento, dandoci la sensazione che si tratti effetivamente di un ricordo. Un’altra teoria che prova a spiegare l’effetto Mandela, spiega che il cervello si convince che quella situazione sia già stata vissuta, e quindi è come se ce la facesse rivivere.
Spesso si tratta di un desiderio, o di una situazione che somiglia molto a un’altra già vissuta, tanto da confondere la nostra mente. Si tratterebbe, in sostanza, di una fortissima suggestione, che a volte condiziona anche le persone vicino a noi. In pratica, il nostro cervello tende a compiacere gli altri dimenticando se le nostre sensazioni sono vere oppure no. Ovviamente non vanno dimenticate le influenze che le droghe o l’alcol possono avere in queste situazioni, e nemmeno alcune patologie mentali che inducono ad avere falsi ricordi, come l’amnesia o la demenza senile. Non si escludono, naturalmente, i traumi cranici. Insomma, l’effetto Mandela viene accettato e spiegato, ma da qui a capirne l’origine occorrerà ancora del tempo.
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