I dirigenti della Juventus sono indagati per l’esame farsa di Suarez: secondo la Procura avrebbero accelerato indebitamente l’inter del test, poi rivelatosi truccato
L’esame di italiano dell’attaccante Luis Suarez si è rivelato una farsa. E per questo anche i dirigenti della Juventus sono indagati. Oltre all’Università per stranieri di Perugia, finisce nei guai anche il club bianconero. Lo comunica in una nota il procuratore del capoluogo umbro, Raffaele Cantone.
Nel testo si legge che è emerso che i contenuti dell’esame erano stati per tempo comunicati al calciatore stesso, e che quindi si poteva determinare in anticipo l’esito e il punteggio dell’esame. Questo per soddisfare le richieste della Juventus, che voleva ottenere il risultato positivo del test. Le indagini hanno dimostrato che nei primi giorni di settembre, il club bianconero si sarebbe attivato, anche scomodando i massimi livelli istituzionali, per accelerare al massimo l’iter per dare la cittadinanza italiana all’attaccante Suarez.
Esame truccato di Suarez, la Juventus finisce nei guai
Ecco perché si ipotizza il reato per i dirigenti bianconeri. Indagini in corso di approfondimento. Intanto, sono stati sospesi per otto mesi i vertici dell‘Università per stranieri di Perugia, dove il calciatore ha svolto l’esame in una sessione istituita appositamente per lui. Fermati il rettore Giuliana Grego, il direttore generale Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e il componente della commissione Celi Immigrati, professore Lorenzo Rocca.
Nella nota si legge: “gli accertamenti hanno consentito inoltre di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre scorso la dirigenza della Juventus ‘si è attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per ‘accelerare’ il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez”. Da qui le nuove ipotesi di reato per persone diverse dagli esponenti dell’università.
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