E’ morto Paolo Rossi, il pupillo di Enzo Bearzot campione del mondo con l’Italia nel 1982. Pablito aveva 64 anni ed è morto a Roma
E’ morto Paolo Rossi, campione del mondo con l’Italia nel 1982. Pablito aveva 64 anni, lo ha annunciato sua moglie, Federica Cappelletti, su Instagram. Pochi giorni dopo la morte di Diego Armando Maradona, il mondo del calcio perde un altro campione del mondo.
Era un personaggio molto amato proprio grazie al Mundial vinto in Spagna con la Nazionale Italiana. Fu decisivo in quell’occasione, dopo un inizio in sordina segnò ben sei goal in tre partite, le ultime tre. Tripletta indimenticabile al Brasile, doppietta alla Polonia di Boniek in semifinale e goal alla Germania in finale.
Quelle tre meravigliose prestazioni gli permisero di vincere il Pallone d’Oro, sempre nel 1982, anno di grazia per Pablito. All’epoca era un giocatore della Juventus. Nonostante una grandissima tradizione, sono pochi i calciatori italiani che hanno vinto il Pallone d’Oro, per l’esattezza cinque:
- Omar Sivori (1961)
- Gianni Rivera (1969)
- Paolo Rossi (1982)
- Roberto Baggio (1993)
- Fabio Cannavaro (2006)
Sivori era argentino ma naturalizzato italiano.
Paolo Rossi, biografia, carriera e successi
- Nome: Paolo Rossi
- Luogo di nascita: Prato
- Data di nascita: 23 settembre 1956
- Data di morte: 9 dicembre 2020
- Età: 64
- Altezza: 174 cm
- Compagna: E’ sposato con Federica Cappelletti
- Segno Zodiacale: Bilancia
- Professione: calciatore, dirigente, opinionista sportivo
- Peso: 67 kg
- Numero di scarpe: 41
- Soprannome: Pablito
- Tatuaggi: nessuno
Prima: sei stato Pablito, un eroe della mia infanzia, indossavo sempre la tuta con il tuo nome che sotto l'albero di Natale avevo scartato con trepidazione.
Dopo: sei stato Paolino, un "collega" di sorrisi, tra discorsi seri o battute.
Paolo Paolo… campione di cuore e di vita— Lia Capizzi (@LiaCapizzi) December 10, 2020
Paolo Rossi nasce a Prato il 23 settembre 1956. Inizia a giocare a pallone già a 9 anni con il Santa Lucia. A 16 anni, nel 1972 è già nelle giovanili della Juventus, che lo manda in prestito al Como nel 1975. Nel 1976 viene acquistato dal Lanerossi Vicenza ed è in quel momento che esplode definitivamente, segnando 21 goal e trascinando la squadra in Serie A.
Con il Vicenza gioca due ottime stagioni nella massima serie, segnando 39 reti in due stagioni, che gli valgono le prime convocazioni in Nazionale. Nell’estate del 1979 si trasferisce nell’ambizioso Perugia di Castagner, che l’anno primo si era piazzato al secondo posto in classifica. Segna 13 goal e attira nuovamente l’attenzione della Juventus.
Viene coinvolto nello scandalo scommesse del 1980, la squalifica è di due anni, di fatto salta tutta la stagione 1980/81 e quasi tutta quella successiva. Nonostante questo, la Juventus decide di tenerlo ed Enzo Bearzot decide di portarlo al Mondiale in Spagna.
E’ proprio grazie al Mundial che Paolo Rossi entra nella storia. Dopo un inizio in sordina si scatena, trascinando gli azzurri alla storica vittoria finale. Nessuno dimenticherà mai la tripletta al Brasile di Zico, Falcao e Socrates, favorito per la vittoria finale. Poi arriva la doppietta alla Polonia di Boniek e infine il goal in finale contro la Germania.
Nel 1982 Rossi è campione del mondo e vince il Pallone d’Oro; in quel momento è il terzo italiano a raggiungere questo prestigioso traguardo, dopo Rivera e Sivori. Alla Juventus gioca altre tre stagioni, vincendo lo Scudetto nel 1984. Negli ultimi due anni gioca nel Milan e nel Verona.
Si ritira nel 1987 e per qualche anno partecipa ad alcune trasmissioni televisive. Recentemente aveva avuto l’incarico dal Vicenza di membro indipendente del consiglio di amministrazione ed era stato nominato ambasciatore del club. Sempre a Vicenza gestiva un’agenzia immobiliare. Negli ultimi anni era stato opinionista per alcune trasmissioni Rai, Premium e Sky.
La morte di Pablito e la commozione del web
https://twitter.com/antoclerici/status/1336924914209746947
La morte di Paolo Rossi ha commosso molto il web, le sue condizioni di salute non erano note e, per questo, la notizia ha sconvolto molte persone. Ecco le reazioni degli iscritti a Twitter:
È come per Diego.#PaoloRossi non può morire.
Paolo Rossi non muore mai.— Alessandro Antinelli (@AleAntinelli) December 10, 2020
https://twitter.com/NicoSchira/status/1336835177537032192
https://twitter.com/corsi_gabriele/status/1336900410532040705
https://twitter.com/RTassiFc/status/1336882857860603906
https://twitter.com/antonDeChiara/status/1336911352665952256
https://twitter.com/novasocialnews/status/1336925502628564999
La voce di #EnricoAmeri nell’indimenticabile radiocronaca che fece da sottofondo alla vittoria degli #Azzurri ai #Mondiali’82 in Spagna. #PaoloRossi segnò il primo goal. pic.twitter.com/HdtUM8fGbW
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) December 10, 2020
https://twitter.com/Dida_ti/status/1336923277911093248
https://twitter.com/fabio_fazio_fax/status/1336919512382377985
Ciao #PaoloRossi, addio leggenda di @Vivo_Azzurro, orgoglio nostro, Hombre del partido #Figc #Mundial82 pic.twitter.com/O7kNehCH9i
— Fabrizio Condò (@Fabricondo) December 10, 2020
Quel 1982 rimane scolpito tra i ricordi più belli quando tutto era grigio, spento, con un futuro incerto. Quell'uomo apparentemente qualunque riuscì con quel gruppo in un'impresa eccezionale.
Grazie #PaoloRossi per quello che hai saputo essere, simbolo, speranza, sorriso.— insopportabile (@insopportabile) December 10, 2020
Ci ha lasciato anche #PaoloRossi che tristezza pic.twitter.com/k14zNhDMas
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) December 10, 2020
https://twitter.com/1926_cri/status/1336836222073909250