La rassegna stampa dell’11 dicembre dei principali quotidiani italiani. Ecco cosa scrivono in prima pagina e cosa propongono oggi
Vediamo quali argomenti hanno scelto di inserire in primo piano le principali testate giornalistiche. Ieri le prime pagine dei quotidiani italiani si sono concentrate soprattutto sullo scontro all’interno della maggioranza tra Giuseppe Conte e Italia Viva. Oggi la stampa nazionale si dedica principalmente alla morte di Paolo Rossi. Diversi quotidiani si occupano della morte di Giulio Regeni. Non manca l’analisi dell’attuale situazione politica.
La Repubblica apre con un’analisi sull’uccisione di Giulio Regeni in Egitto: “Così gli 007 hanno ucciso Giulio”. Natale, dietrofront di Conte, probabilmente il 25 dicembre si potrà uscire dai propri comuni per andare a trovare i familiari. Il ministro Speranza si oppone. All’interno uno speciale sulla morte di Paolo Rossi.
Il Corriere della Sera apre con l’accordo tra l’Italia e l’Unione Europea: il nostro paese riceverà i 209 miliardi del Recovery Fund. Polonia e Ungheria hanno ritirato i veti. Resta alta la tensione all’interno della maggioranza di Governo sulle misure da prendere durante il periodo natalizio.
Il Fatto Quotidiano apre con un’analisi delle azioni compiute da Italia Viva e Partito Democratico negli ultimi mesi: “IV e Pd hanno condiviso la task force che ora bocciano. Renzi vuole infilarci i parlamentari. Intanto il fondo passa in Europa senza più veti”. All’interno gli editoriali delle principali firme del quotidiano diretto da Marco Travaglio.
La Stampa apre con apre con un dossier sulle torture ricevute da Giulio Regeni in Egitto prima di morire. Il nostro connazionale si trovava nella cella numero 13 ed è stato torturato con lame e mazze. Accordo trovato tra l’Italia e l’UE sul Recovery Fund. La morte di Paolo Rossi, definito “un ragazzo come noi”.
Il Messaggero apre con il possibile via libera agli spostamenti tra comuni durante le festività natalizie. I ministri Boccia e Speranza cauti: “Deve decidere il Parlamento”. In primo piano la morte di Paolo Rossi, definito “l’uomo della felicità”, per aver regalato ai tifosi italiani un sogno al mondiale del 1982.
Il Manifesto apre con l’accordo per il Recovery Fund trovato dalle nazioni europee. Ungheria e Polonia, che avevano messo il veto agli aiuti all’Italia, hanno ottenuto la sospensione del regolamento dello stato di diritto. La Procura di Roma ricostruisce i nove giorni di Giulio Regeni nelle mani dei servizi segreti egiziani, probabile il rinvio a giudizio per quattro agenti per torture e omicidio.
Il Mattino apre con le restrizioni che Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, sta per mettere in atto. La zona gialla partirà soltanto dal 20 dicembre, fino a quel momento sarà impossibile spostarsi da un comune all’altro anche all’interno della stessa provincia. Off limits le seconde case, più controlli all’aeroporto e nelle stazioni. Buona la prima al ‘Maradona’, il Napoli accede ai sedicesimi di finale di Europa League.
Il Resto del Carlino apre con la discussione all’interno della maggioranza di Governo sulle decisioni da prendere per il periodo natalizio. Giuseppe Conte vorrebbe ridurre le restrizioni per i giorni 25, 26 e primo gennaio; il ministro Speranza chiede che resti il limite del confine comunale. Il commissario Arcuri illustra il piano sui vaccini ma non specifica quando inizierà: “Confido che inizierà con gli altri paesi europei”.
L’Eco di Bergamo apre con l’arrivo di 27 mila vaccini per rsa e operatori sanitari bergamaschi. Parte la campagna di vaccinazione ma l’indice Rt è fermo da dieci giorni. Il commovente addio a Paolo Rossi, l’uomo che ha fatto sognare l’Italia nel 1982. All’interno spazio per la politica interna e per la cronaca locale.
Il Corriere dello Sport dedica la prima pagina a Paolo Rossi, con una foto in evidenza mentre esulta con la maglia della Nazionale Italiana. Viene messo in risalto lo scudetto tricolore. Il titolo è: “Il migliore”. Paolo Rossi è morto nella notte tra il 9 e il 10 dicembre a Roma, aveva 64 anni. E’ stato campione del mondo nel 1982. Nello stesso anno ha vinto anche il Pallone d’Oro.
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