Sono stati liberati poco fa i pescatori trattenuti in Libia da piu di 100 giorni. Tra di loro 8 italiani. L’emozione delle famiglie
E’ finito l’incubo dei componenti dell’equipaggio dei due pescherecci di Mazara del Vallo che erano stati trattenuti in territorio libico da più di 100 giorni.
Tra i pescatori trattenuti in Libia da inizio settembre c’erano 18 persone, tra cui 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi.
Poco fa è arrivata l’ufficialità della liberazione, che permetterà agli uomini di fare ritorno alle proprie case e riabbracciare i familiari.
Familiari, amici e colleghi degli uomini già stamattina si sono radunati davanti al Comune dove hanno incontrato il sindaco Salvatore Quinci. Forti emozioni, soprattutto per la mamma di uno dei pescatori che ha dichiarato “Stamattina questa notizia mi ha fatto rinascere dopo tre mesi bui e di disperazione. Non vedo l’ora di riabbracciare mio figlio”.
Pescatori trattenuti in Libia, le parole di Conte e del vescovo di Mazara del Vallo
La notizia della liberazione era diventata sempre più insistente nelle prime ore del mattino quando era stata annunciata la partenza del premier Conte e del ministro degli esteri Di Maio verso Bengasi.
Il presidente del Consiglio, pochi minuti fa, ha twittato sul suo profilo ufficiale condividendo una foto dei pescatori e commentando “Buon rientro a casa”
Buon rientro a casa pic.twitter.com/MKYISFeTmV
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 17, 2020
La notizia della liberazione dei pescatori è stata commentata anche dal vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero:
“Tre mesi vissuti insieme ai familiari ci avevo resi scettici, ma ora l’incubo è finito. E’ il più bel regalo di Natale per le famiglie, la gioia è loro ma anche nostra”