Covid-19, il bollettino di oggi martedì 22 dicembre 2020: i dati ufficiali che arrivano dalla Protezione Civile e le notizie di oggi
Come ogni giorno, ecco anche oggi l’appuntamento quotidiano di InstaNews con i dati ufficiali riguardanti la pandemia di Coronavirus in Italia.
Guardiamo, dunque, i dati rilasciati dalla Protezione Civile (ogni giorno intorno alle 17.00) per quanto riguarda la situazione del Covid-19, in Italia, oggi martedì 22 dicembre.
Per fare un raffronto completo, trovate tutti i dati di ieri, lunedì 21 dicembre, in questo articolo.
Analizziamo, dunque, la situazione dei casi di Coronavirus su scala nazionale.
Totale casi: 13.318 contagiati
Morti: 628
Tamponi: 166.205 tamponi
Dimessi/Guariti: 20.315 guariti
Ricoverati: -197 ricoveri
Terapie intensive: -44 terapie intensive
Tasso di positività: 8,0% (-4,4%)
Passiamo ora ad analizzare il dato riguardante tutti i contagi di Coronavirus regione per regione in Italia.
Qui trovate la situazione di aumento di casi per ogni regione, come riportato dal bollettino ufficiale della Protezione Civile.
Nel nostro paese, intanto, l’aumento dei contagi ha reso necessaria l’emissione di un nuovo DPCM da parte del Governo, che ha imposto misure più restrittive per le feste natalizie.
Tutta Italia, con ogni probabilità, dopo il periodo delle feste natalizie diventerà gialla per un periodo di tempo che verrà definito più avanti e che permetterà ad ognuno di rientrare presso la propria regione per poter passare le feste con i propri cari.
Ecco le cifre dei nuovi casi per ogni regione:
Lombardia: +2.278
Piemonte: +674
Campania: +791
Veneto: +3.082
Emilia Romagna: +1.162
Lazio: +1.288
Toscana: +309
Sicilia: +894
Liguria: +216
Puglia: +876
Marche: +363
Abruzzo: +86
Friuli Venezia Giulia: +549
Umbria: +114
P.A. Bolzano: +102
Sardegna: +184
P.A. Trento: +136
Calabria: +232
Valle d’Aosta: +456
Basilicata: +70
Molise: +11
Nel frattempo, continuano ad arrivare notizie sul vaccino. Il giorno di inizio è fissato per il 27 dicembre, con il “V-Day”. Attesa per l’inizio di quello che dovrebbe essere l’inizio della fne (si spera) dell’epidemia.
La priorità sarà distribuire al personale medico e di RSA per passare poi alle fasce più a rischio come malati cronici, persone tra gli 80 ed i 60 anni d’età, lavoratori a rischio e lavoratori essenziali.
Il vaccino non sarà obbligatorio, mai e in nessun caso. Neanche in futuro.
Il ministro Speranza conta sulla possibilità di raggiungere l’immunità di gregge, vaccinando almeno 40 milioni di italiani, senza dover arrivare all’obbligatorierà.
Per somministrarlo verranno usate grandi aree pubbliche, palestre e centri fiera: interverrà, con ogni probabilità, anche l’esercito.
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