I messaggi vocali di WhatsApp sono una vera e propria comodità. Ecco i nostri consigli su come utilizzarli al meglio senza abusarne troppo
C’è qualcosa che ha radicalmente cambiato le nostre abitudini quotidiane. Si tratta di un’azione che ormai facciamo senza neanche accorgercene, perché è diventata quasi automatica. Compiamo questo gesto quando comunichiamo con qualcuno e non abbiamo voglia di perdere troppo tempo. Una volta si usava il telefono, poi sono arrivati gli SMS e nel corso del tempo la tecnologia ha fatto passi da gigante.
Oggi si usa WhatsApp, una chat che tutto il mondo sfrutta per comunicare con gli altri. Fino a qualche anno fa si poteva usare solo scrivendo, da un po’ di tempo sono stati introdotti i messaggi vocali, che hanno radicalmente cambiato il nostro modo di utilizzare questo prezioso strumento. Inutile negarlo, i messaggi vocali sono comodissimi, sembra quasi non abbiano aspetti negativi. E invece non è così.
Mandare messaggi audio (specialmente da quando si può evitare di lasciare il dito in pressione sul tasto ‘record’. Anche se in verità le nuove funzioni introdotte ultimamente sono tante) è sicuramente più facile, comodo e naturale rispetto all’utilizzo della tastiera. Ci sono però delle controindicazioni.
Ne parla uno studio citato dal Sunday Times, che spiega quanto anche tra i professionisti i messaggi vocali stiano prendendo il sopravvento, anche sulle e-mail. Cinque file audio della durata di 30 secondi ciascuno riescono ad avere lo stesso effetto di 20 e-mail. Vediamo quindi come fare a non abusare troppo dei messaggi vocali di WhatsApp, per evitare di farne un uso sbagliato e altamente sconsigliato.
WhatsApp, perché non abusare dei messaggi vocali e come usarli al meglio
Di seguito, andiamo a vedere nel dettaglio di cosa parla questo studio riportato dal Sunday Times sull’abuso dei messaggi vocali di WhatsApp. Proveremo anche a suggerirne un utilizzo corretto, per evitare di fare abuso dei messaggi vocali.
Secondo questo studio, la prima regola importante da seguire è quella di non superare mai la durata di venti secondi quando inviamo un messaggio vocale. E’ infatti provato che, dopo appena tre secondi, c’è il rischio di avere un calo dell’attenzione da parte di chi ascolta. Questo obbligherà il mittente ad inviare un nuovo messaggio o, nel peggiore dei casi, a scriverlo, perdendo ancora più tempo.
E’ necessario anche conoscere il nostro interlocutore prima di inviare un messaggio vocale. Non a tutti piace comunicare in questo modo, per diversi motivi. C’è chi non vuole far sentire la propria voce e usa la chat proprio per questo o chi, semplicemente, è vecchio stampo. Se il nostro interlocutore risponde per iscritto, è preferibile adeguarci a lui, almeno inizialmente. Poi, con calma, si scioglierà.
Sempre perché è importante conoscere il proprio interlocutore, se non abbiamo un rapporto di amicizia o si tratta di una persona che si aspetta un messaggio formale da parte nostra, è sempre preferibile iniziare una conversazione mandando un messaggio testuale. In questo modo non sembreremo maleducati e sarà il nostro interlocutore a scegliere se rispondere in forma scritta o vocale.
Prima di inviare un messaggio vocale, dobbiamo guardarci bene intorno e capire dove siamo. Non tutti i suoni che ci circondano possono essere apprezzati da chi ci ascolta e a volte potremmo avere gravi conseguenze. Se abbiamo detto al nostro partner di essere soli in ufficio e mandiamo un vocale nel quale si sente sullo sfondo qualche voce, potremmo essere seriamente nei guai, anche se non abbiamo fatto nulla di male!
Infine, non bisogna abusare dei messaggi vocali anche nei gruppi di WhatsApp. Il motivo è la moltitudine di persone che compongono queste chat, che spesso coinvolgono anche decine di amici o colleghi. In questo caso il messaggio testuale è più diretto e sarà sicuramente letto e compreso da tutti. C’è il rischio che il messaggio vocale, viceversa, non venga ascoltato e non avremo mai la risposta che cerchiamo.
A prescindere da come vogliate utilizzare WhatsApp, sappiate che c’è anche un’altra certezza: la cara vecchia telefonata, è sempre gradita e difficilmente sarà disprezzata da qualcuno. Se proprio volete, invece, utilizzare la chat, siate parsimoniosi con i messaggi vocali e provate a seguire i nostri consigli.