Il sangue dal naso (epistassi) spesso è considerato un disturbo di poco conto: in realtà può essere l’indizio di un serio problema di salute
Il sangue dal naso (epistassi) è un fenomeno frequente, che spesso viene sottovalutato: se non nemmeno considerato. Invece può essere un segnale molto importante di un serio problema di salute. Iniziamo col distinguere l’epistassi dei bambini da quella degli adulti. Nei più piccoli il fenomeno, seppur meno consueto, capita per fragilità dei capillari del naso dei piccoli. Questi, purtroppo, hanno spesso il vizio di mettere le dita nel naso, provocando le rotture dei fragili capillari. Altre volte il sangue dal naso esce per un piccolo urto, magari durante i giochi niente di grave, ma se il problema di ripete spesso è opportuno rivolgersi al medico.
Negli adulti, invece, l’epistassi può essere un indizio di un problema serio. Premesso che quando esce il sangue dal naso non serve né il ghiaccio né mettere nel naso garze o ovatta. Quello che c’è da fare è stare fermi, con la testa indietro. Attendere che l’emorragia si arresti. Si può provare a stringere la punta del naso per fermare l’emorragia, ma non è indispensabile. Piuttosto, bisogna capire le cause. Se la perdita di sangue dal naso si arresta dopo pochi secondi o minuti non è il caso di preoccuparsi. Ma il problema può essere il segnale di un disturbo serio: la pressione alta, ad esempio, ma anche il diabete.
Più spesso l’epistassi negli adulti è un segnale molto chiaro di pressione alta: escludendo, chiaramente, dita nel naso e altri fattori “esterni”, se il sangue esce lì dove ci sono i capillari più sottili e fragili (anche nella zona anale interna) questi si possono rompere a causa dell’ipertensione. Attenzione, perché se la pressione alta (in genere la minima) porta una fragilità capillare significa che i valori sono alti e vanno subito tenuti d’occhio. Rivolgersi a un medico. Altre cause possono essere legate al diabete, ma è più raro.
Invece, il sangue dal naso può derivare da altre malattie, alcune di natura emorragica o con difficoltà nella coagulazione del sangue. In questo caso il problema può derivare da alcune terapie (spesso per patologie cardiache oppure post operatorie) che rallentano la coagulazione del sangue. Anche in questo caso è opportuno rivolgersi al medico. Altri indizi, ma più rari, possono essere malattie al fegato o arteriosclerosi.
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