Arezzo, minaccia i passanti con una katana e accoltella un poliziotto: arrestato

Arezzo, minaccia i passanti con una katana e dopo una breve colluttazione accoltella anche un poliziotto: arrestato e portato in carcere

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Inizio d’anno decisamente movimentato a Chiani, una frazione alle porte di Arezzo. Un 38enne bengalese, pregiudicato per altre reati, deciso di festeggiare l’inizio dell’anno girando per le strade del paese scalzo. In compenso però portava addosso ben cinque coltelli e una katana, la tipica spada giapponese.

Impossibile non notarlo, anche perché durante la sua insolita passeggiata ha anche minacciato una coppia che era in giro con il cane. Così è partita una telefonata alla Questura di Arezzo per segnalare quello che stava accadendo. E immediatamente sono stati allertati gli agenti della Polizia di stanza nel capoluogo toscano.

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Così nel giro di breve tempo sul posto sono arrivate due ‘Volanti’ che per fortuna avevano preso le precauzioni del caso. Avendo saputo che l’uomo era armato, gli agenti prima di intervenire hanno indossato il giubbotto anti-proiettile. Poi hanno intercettato l’uomo, K.MA.T., cercando di fermarlo.

Arezzo, un arresto movimentato: l’uomo adesso è accusato di tentato omicidio

Non appena li ha visti, il bengalese ha cercato di nascondersi in casa ma dopo le intimazioni degli agenti, è uscito gettando a terra tutti i coltelli, come per arrendersi. Gli agenti si sono avvicinati per bloccarlo e in quel momento il 38enne ha estratto un altro coltello che aveva ancora addosso. Con quello ha sferrato un fendente verso l’addome di uno degli agenti. Ma grazie alla protezione del giubbotto, per fortuna la lama è stata fermata prima di provocare danni.

Alla fine è stato bloccato e disarmato. Poi è scattato l’arrestato per i reati di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a porto abusivo di oggetti atti ad offendere e minacce aggravate. Dopo l’identificazione l’uomo è stato trasferito nella locale Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Toccherà ora al Tribunale di Arezzo decidere come procedere anche se i fatti sembrano evidenti e soprattutto ci sono diversi testimoni dell’accaduto.

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