L’attaccante del Napoli Victor Osimhen ha violato le regole anti Covid-19, ma aveva il permesso di tornare a casa. La festa non è stata organizzata da lui. La “pioggia” di banconote, che ha generato molte polemiche, è semplicemente una tradizione porta fortuna
Victor Osimhen ha sbagliato, ma il Napoli non ha intenzione di infierire sull’attaccante nigeriano. Il calciatore è tornato dalla Nigeria positivo al Covid-19. Sta bene e non ha particolari sintomi, ma il contagio lo costringerà a rimanere a casa in isolamento, senza proseguire i test e le terapie per la riabilitazione della spalla.
Questo, inevitabilmente, ritarderà di almeno un paio di settimane il suo rientro, forse anche di più. A questo punto non resta che armarsi di pazienza e aspettare, confidando che il riposo forzato contribuisca – in qualche modo – al recupero totale delle funzionalità dell’arto. Osimhen non riesce ad alzare completamente il braccio destro, e questo gli impedisce di correre pienamente e sfruttando tutta la sua velocità.
Osimhen e la festa proibita: il calciatore si è preso il Covid-19
“Nigeria”:
Per i commenti su video della festa di compleanno dell’attaccante del Napoli, andata in scena tre giorni fa nella sua abitazione di Lagospic.twitter.com/OnzVPHTwE5— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) January 1, 2021
L’attaccante sarà multato. Il Napoli prenderà provvedimenti, perché il giocatore ha violato le regole anti Covid-19 impartite a tutti i tesserati. Ma la questione finisce qui, in quanto il ragazzo era autorizzato a trascorrere le ultime ore del 2020 in patria, soprattutto per festeggiare il suo 22esimo compleanno. Osimhen aveva, comunque, diritto a passare qualche giorno con la sua famiglia, e nei 15 giorni di permanenza ad Anversa per le terapie e la fisioterapia alla spalla è rimasto, praticamente, da solo. Si tratta comunque di un ragazzo di 22 anni, e non occorre metterlo nel mirino.
È vero che quando ha lasciato il Belgio non era positivo, quindi il virus lo ha preso in Nigeria. E del resto le immagini della sua festa parlano chiaro. L’attaccante, così come i familiari e gli amici, non indossa la mascherina. E non si vedono nemmeno distanze di sicurezza. Il ragazzo, però, ha spiegato che la festa non è stata organizzata da lui, ma dalla madre e dalla zia, che gli hanno preparato un party a sorpresa. Non è una giustificazione, ma solo una spiegazione. E la tanto contestata “pioggia di soldi”, che tanto ha fatto discutere, è semplicemente una tipica usanza del posto. Si fa ad ogni compleanno (un po’ come le nostre lenticchie a Capodanno) per augurare soldi e fortuna.