Covid, scuole aperte dal 7 gennaio con almeno il 50% degli studenti in Didattica a distanza che potrà rientrare: ma le regioni rimangono divise
La Didattica a distanza per gli studenti delle Medie e delle Superiori? In teoria almeno per metà di loro finirà il 7 gennaio quando potranno tornare in aula. In pratica invece così non sarà per tutti perché alcune regioni hanno già deciso di tenere chiuse le scuole più a lungo temendo il contagio. La ministra Azzolina ha risposto più volte alle domande, esprimendo la posizione sua e del governo: ma non tutti sono d’accordo.
Il problema non è tanto nel sistema scolastico e nei controlli all’interno delle scuole, ma nei trasporti che sono considerati potenzialmente pericolosi. Così ad esempio il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha deciso di prorogare la Didattica a distanza fino al 31 gennaio quando in pratica scadrà il primo quadrimestre. E la stessa linea è stata seguita anche dal Friuli Venezia Giulia.
Una decisione che presto potrebbe essere adottata anche da altre regioni. Critiche nei confronti del governo infatti sono le posizioni della Regione Liguria, delle Marche e della Calabria, ma ci sta pensando anche la Puglia che non è in mano al centrodestra. In Campania invece le scuole riapriranno lunedì 11 gennaio solo per Primaria e le prime due classi delle Medie.
Al contrario invece rispetteranno il 7 gennaio la Toscana, la Valle d’Aosta, la Provincia di Trento, la Sicilia e il Molise che hanno già espresso la loro posizione. Ma il Cts cosa dice? Fabio Ciciliano, segretario del Comitato tecnico scientifico, intervistato da ‘InBlu Radio’, è chiaro: “Importante non è tanto quando riaprire le scuole ma riuscire a tenerle aperte
Fare ripartire la vita negli istituti e doverli poi richiudere tra una decina di giorni o tra due settimane è una cosa che il Paese non si può permettere”.
Covid, scuole aperte: studenti divisi, molti sono stufi di questo tira e molla
Se il governo e le regioni sono su posizioni in molti casi differenti sul tema della riapertura a scuola, lo stesso è per gli studenti. Basta leggere alcune opinioni per capirlo.
Sono due settimana che noi studenti siamo in balia del NIENTE.
Apri chiudi apri chiudi. Ma fateci finire il primo quadrimestre a casa, siamo umani non marionette dei vostri esperimenti.
Se il comitato tecnico dice no, chi sono Conte e l’Azzolina per voler aprire?
#scuola— JESSICA CONTI (@jessica38834407) January 4, 2021
#Conte sei davvero sicuro di prenderti tutte queste responsabilità sul rientro a #scuola?Siamo davvero pronti a buttare via tutti i sacrifici fatti in questo anno? Io sinceramente non voglio ammalarmi e far ammalare gli altri. Certamente non accetterò questa decisione insensata.
— Alessia💙 (@Alessia27071377) January 4, 2021
@AzzolinaLucia e @GiuseppeConteIT se prendo il covid a scuola con riapertura il 7 gennaio io vi denuncio per epidemia colposa. La scuola è un obbligo e in questo momento non potete obbligarmi all’esposizione al rischio. #luciaazzolina #vaccinations #conte #loveactually #scuola
— Luca Catricalà (@Lucatricala7) January 4, 2021
Ci faranno aprire le scuole il 7 gennaio per poi richiuderle il 18 gennaio solo per dire noi ci abbiamo provato! #COVID19 #scuola
— Adelia Garigliano (@bioadelia) January 4, 2021