Lo smartworking, che sia per necessità o per comodità, sta prendendo sempre più piede. Si studiano nuovi bonus per chi lavora da casa
Il 2020 non è stato solamente l’anno del Coronavirus nel mondo. La pandemia, infatti, ha portato anche delle novità dal punto di vista lavorativo che altrove erano già diffuse mentre in Italia erano decisamente evitate sia nel settore pubblico che in quello privato.
Stiamo parlando, come avrete capito, del lavoro da casa o, come ribattezzato qui da noi, dello “smartworking“. La possibilità di svolgere le proprie mansioni comodamente dalla propria abitazione, con tutti i comfort del caso, è stato un provvedimento necessario per la maggior parte delle aziende e delle pubbliche amministrazioni proprio per evitare continui contagi tra i dipendenti.
La novità è stata in gran parte apprezzata, anche perchè permette ad entrambe le parti di risparmiare su costi e anche sui trasporti: basti pensare alla benzina risparmiata per recarsi al lavoro, o ad un abbonamento ai mezzi pubblici, senza parlare dello stress del traffico nelle grandi città. Ci sono però anche alcuni aspetti che hanno messo in difficoltà i lavoratori: ecco dunque che per ovviare a questi problemi si stanno studiando delle soluzioni che saranno introdotte già nel 2021.
Parliamo ovviamente di un bonus da elargire a tutti i lavoratori che continueranno a produrre in smartworking. Perchè è stato pensato questo bonus? Ci sono vari motivi, ma principalmente per andare a coprire le spese delle bollette che ovviamente stanno lievitando nelle case di tutti gli italiani.
Le spese per le materie prime come luce e gas non sono però le uniche che i lavoratori da remoto si sono ritrovati ad avere in più. Infatti, non andando più in ufficio, molti dipendenti hanno perso i buoni pasto. Una stima precisa non c’è, ma in media si tratta di quasi 160 euro al mese in meno. Proprio per questo motivo molte persone hanno tentato in tutti i modi di tornare al lavoro in modalità “normale” per non perdere i buoni pasto.
Altro argomento delicato è quello relativo agli straordinari, soprattutto per quel che riguarda i dipendenti pubblici. Stimare le ore lavorate in più in regime di smartworking è davvero complicato, ed al momento vengono corrisposti solo gli straordinari legati ai giorni “non lavorativi” in cui il dipendente ha effettivamente lavorato in più.
Ecco dunque che con un bonus forfettario prestabilito i lavoratori potrebbero continuare a rimanere a casa e ricevere una cifra che andrebbe a “sanare” quanto perso in termini di utenze, buoni pasto e straordinari.
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