L’allenatore del Napoli Rino Gattuso compie 43 anni. Gli auguri della società in attesa che la malattia guarisca e il futuro del tecnico
L’allenatore del Napoli Rino Gattuso compie oggi 43 anni: l’allenatore ha ricevuto gli auguri della società e dei tifosi. Vive un momento difficile a causa della malattia all’occhio (miastenia) che ancora deve guarire, e soprattutto per il momento difficile della sua squadra, che domenica ha perso in casa contro lo Spezia. E in più c’è la questione contratto, col rinnovo ancora in bilico.
Il Napoli sta andando male, e le due sole vittorie in un mese (contro Cagliari e Sampdoria) non possono bastare. Di mezzo le sconfitte contro Inter, Lazio e l’ultima con lo Spezia in casa. E poi il deludente pareggio contro il Torino, sempre al Maradona. È chiaro che così non va bene. Ma guai a parlare, o anche solo ipotizzare l’esonero. Il presidente Aurelio De Laurentiis non ci pensa nemmeno. Però, a tutto c’è un limite, e anche il discorso rinnovo può aspettare. Questo non significa che il presidente partenopeo ha “ritirato” la fiducia nei confronti dell’allenatore, ma è evidente che per proseguire (e finalizzare) la trattativa è meglio aspettare che le cose si aggiustino un po’.
Gattuso, la crisi di risultati, la malattia e il rinnovo del contratto
Anche perché l’allenatore continua a chiedere garanzie sul progetto e sulle clausole (in questo caso le richieste sono di natura economica), ma a questo punto anche la società chiede garanzie all’allenatore. Tipo quella di far esprimere la squadra al meglio delle possibilità e di tenere in mano il gruppo a sua disposizione. Proprio sul primo aspetto si è incentrata la riflessione di De Laurentiis. Il presidente ritiene che la mancanza di due giocatori importanti come Mertens e Osimhen non può essere ignorata. Va atteso il loro recupero e poi completate le valutazioni. Per fare il punto della situazione a (quasi) metà stagione bisogna aspettare un altro po’. La convinzione del presidente è che il recupero dei due attaccanti può essere decisivo per una scossa positiva, ma soprattutto per vedere il “vero” Napoli.
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E soprattutto, all’orizzonte c’è la Supercoppa italiana. L’obiettivo è arrivare al 20 gennaio, giorno di Juventus-Napoli con la massima serenità possibile. Fiducia nell’allenatore e serenità tra i calciatori e l’ambiente. È chiaro, bisogna fare qualche risultato, nel frattempo. A Udine domani la prima occasione, e poi ci sarà l’Empoli in casa per la Coppa Italia, e domenica prossima la Fiorentina. Tre partite da vincere prima della sfida contro la Juventus, la prima dopo la finale di Coppa Italia dello scorso giugno. Ripetere una serata del genere e portare il trofeo a casa può significare tanto. Recuperare Mertens e Osimhen (Covid permettendo) e vincere la Supercoppa potrebbe far dimenticare questo periodo particolare.
A quel punto parlare di rinnovo diventerebbe più naturale, senza i mugugni dei tifosi. In ogni caso, il momento difficile attuale non mette l’allenatore a rischio. Fermo restando le “attenuanti” di cui sopra, Gattuso ha la piena fiducia della società e del presidente. Nessuno sa se i due si sono parlati dopo lo Spezia e cosa si sono detti, ma è certo che l’allenatore ha l’appoggio del presidente. Come suo solito, il patron non mette becco sulle scelte tecniche, sostenendo sempre i proprio allenatori. E lo fa anche concretamente, portando avanti una trattativa per il rinnovo, che adesso può aspettare, ma che di certo non è affatto tramontata. Battere l’Udinese domani sarà il primo passo verso il ritorno alla serenità.