Pronte nuove misure per individuare le regioni destinate alle zone rosse; adesso bisogna combattere il rischio che i parametri siano deboli.
Non abbiamo fatto in tempo a leggere le prime descrizioni che il “gioco” delle zone d’Italia cambia ancora.
In queste ore, infatti, possiamo aspettarci una nuova stretta riguardo i parametri che definiranno le zone d’Italia.
I nuovi numeri e valori da tenere d’occhio, quindi, potrebbero far cambiare decisamente il “colore” della nostra nazione.
E c’è già anche chi, ovviamente, si dice preoccupato al riguardo: ecco che cosa cambierà.
La situazione in Italia, dopo le festività natalizie, è diventata decisamente complicata.
Se qui vi avevamo parlato di tutte le disposizioni fino al 15 di Gennaio, non è stato comunque possibile risparmiarsi colpi di scena.
Ad esempio i cambi dell’ultimo minuto riguardo gli spostamenti.
La situazione è di certo confusa e complicata.
Dalle disposizioni che riguardano la scuola a quelle che dovrebbero permettere ad alcune zone di diventare “bianche”, una scelta definitiva e chiara sembra essere ancora ben lontana.
In molti, poi, hanno decisamente rinunciato a capirci qualcosa: per fortuna, proprio ieri, il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che divide le rosse dalle arancioni tra il 10 ed il 15 Gennaio.
Il provvedimento, ovviamente, non ha potuto fare a meno di sollevare dubbi e polemiche a riguardo, con commenti da parte di molti esponenti politici.
Tra di loro è spiccata la voce di Attilio Fontana, governatore della Regione Lombardia al centro di numerose querelle dall’inizio della pandemia di Covid-19.
Come riporta IlGiornale.it, però, anche le decisioni in valutazione oggi non sarebbero passate inosservate.
Secondo quanto indicato dall’ISS, infatti, bisognerebbe certamente rivedere i parametri che, dal 15 Gennaio, divideranno l’Italia nei suoi vari colori.
Il rischio c’è e sarebbe anche grande.
Secondo le ultime disposizioni, infatti, parecchie regioni con livelli “rossi” riuscirebbero in qualche maniera ad aggirare la denominazione e ritrovarsi arancioni.
Spostamenti e possibilità di muoversi all’interno del comune renderebbero possibile, ovviamente, il dilagare del contagio.
Insomma, a quanto pare il nuovo DPCM sta per arrivare ed avrà “cattive notizie” per tutti; ecco, di seguito, quali sono i punti più importanti:
Queste ipotesi di nuove misure avrebbero già scatenato le reazioni più diverse.
“Con i nuovi parametri siamo in una zona arancione vicina alla zona rossa, con un Rt 1,25 e l’indice di occupazione delle rianimazioni rischiamo di passare in zona rossa.”
Queste le parole di Attilio Fontana, preoccupato, quindi, all’idea di dover tornare in zona rossa.
Sul piatto, infatti, ci sono anche le decisioni regionali relative alla scuola:
“Io sono sempre stato convinto che si dovessero riaprire le scuole, e consentire le lezioni in presenza, ma in questo momento la precauzione e l’evoluzione della pandemia deve indurre a una maggiore cautela“.
Insomma, la situazione preoccupa e non possiamo far altro che attendere le nuove disposizioni.
Seguiremo per voi tutti gli aggiornamenti relativi al DPCM del “dopo” 15 Gennaio.
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