Uno dei malviventi è stato identificato e condannato a causa di un giubbotto della Juventus indossato durante la rapina
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A volte la propria fede calcistica può creare qualche problema. In questo caso però non si tratta della classica rissa tra tifosi fuori allo stadio, ma di un furto vero e proprio in cui uno dei ladri è stato tradito dal proprio abbigliamento: un giubbotto della Juventus.
I fatti risalgono al 2018 quando tre georgiani sono entrati all’interno del centro commerciale OVS di Lucca, più precisamente quello ubicato a Via Roma proprio al centro della città. I tre extracomunitari, approfittando della folla, si sono intrufolati nei vari reparti rubando calzature e abiti nascondendoli dentro le proprie giacche per poi scappare senza pagare il dovuto.
Due di loro sono riusciti a far perdere le tracce mentre uno è stato tradito proprio dalla giacca che indossava: troppo evidente il marchio della Juventus che ha permesso al testimone di riconoscerlo.
La guardia giurata ha riconosciuto il giubbotto della Juventus
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L’identità del giovane georgiano, oggi 22enne ma 20enne all’epoca dei fatti, è Giorgi Tsitelashivili. Il giudice monocratico Gerardo Boragine, ascoltata la testimonianza di una guardia giurata, ha emesso il suo verdetto: il georgiano è stato condannato (in contumacia) a 4 mesi di reclusione e ad una multa di 100 euro.
Il testimone aveva appunto identificato Tsitelashivili proprio grazie al capo d’abbigliamento indossato il giorno della rapina. I carabinieri, infatti, avevano ascoltato la guardia giurata pochi giorni dopo l’accaduto e l’uomo non aveva impiegato molto a riconoscere uno degli autori del furto.
Non è dato sapere se realmente il ragazzo fosse un tifoso juventino o meno, ma sta di fatto che la giacca ha fatto sì che lui fosse l’unico a non riuscire a farla franca, a differenza dei suoi “compari” che invece sono riusciti a svignarsela con la refurtiva e senza essere identificati.