Il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile anche oggi certifica tutti i casi di contagio da Covid in Italia
Come ogni giorno, puntuale arriva l’appuntamento di InstaNews con i dati ufficiali della pandemia di Coronavirus in Italia.
Attorno alle 17 la Protezione Civile rilascia i dati del bollettino legato ai numeri dei casi Covid-19. Ieri sono stati registrati 508 morti ma per il bollettino completo del 13 gennaio 2021 potete consultare qui.
Tutti i dati del contagio di oggi, 14 gennaio 2021
Totale casi: 17.246 contagiati
Morti: 522 morti
Tamponi: 160.585
Dimessi/Guariti: 20.115 guariti
Ricoverati: -415 ricoveri
Terapie intensive: – 22
Tasso di positività: 10,7% (+1,7%)
Vaccinati totali: 896.498
Covid-19, il bollettino di oggi regione per regione in Italia
Questi i dati specifici e i dati di ogni singola regione, con una fotografia complessiva e poi nel dettaglio quella dei singoli territori. Analizziamo l’aumento dei contagi rispetto al giorno precedente.
Lombardia: +2.587
Veneto: +2.076
Piemonte: +857
Campania:+1.294
Emilia Romagna: +1.515
Lazio: +1.816
Toscana: +424
Sicilia: +1.867
Puglia: +1.524
Liguria: +289
Friuli Venezia Giulia: +805
Marche: +506
Abruzzo: +256
Sardegna: +275
P.A. Bolzano:+174
Umbria: +210
Calabria: +286
P.A. Trento: +272
Basilicata: +90
Valle d’Aosta: +16
Molise: +107
Tra gli effetti collaterali della pandemia c’è anche il cambio della abitudini, cosciente o forzato, per gli italiani nell’utilizzo delle medicine. Lo confermano i dati pubblicati del “Monitoraggio dell’acquisto dei farmaci durante la pandemia Covid-19” pubblicati sul sito dell’Aifa.In particolare nel 2020 è aumentata nelle farmacie italiane la vendita di ansiolitici e al tempo stesso è diminuita quella dei cosiddetti Fans, gli antinfiammatori non steroidei. Inoltre da aprile 2020 è calato anche il consumo di antivirali meno efficaci contro il Covid-19 come idrossiclorochina e colchicina.
In ambito ospedaliero è aumentato l’utilizzo di anestetici generali e stimolanti cardiaci iniettivi, utilizzati nelle terapie intensive e subintensive. Infine, dato curioso, c’è stata una riduzione importante nella vendita di farmaci per la disfunzione erettile e i contraccettivi di emergenza, soprattutto tra marzo e maggio. Cambi di abitudini legati certamente alla pandemia ma che testimoniano anche priorità diverse.