Nella serata di ieri, 18 gennaio, l’Etna ha dato spettacolo con una doppia eruzione. Le immagini lasciano tutti a bocca aperta
La serata siciliana di ieri è stata spettacolare grazie all’Etna, che ha illuminato la notte con un’intensa attività stromboliana. Le immagini sono ancora più spettacolari perché il cielo limpido le ha rese visibili anche da molto lontano. Dal cratere di Sud-Est sono partite alcune fontane di lava e colate a seguito di diverse esplosioni. L’attività è stata accompagnata da un tremore vulcanico e da boati provenienti dalla montagna.
Non sono immagini inedite perché l’Etna regala spesso spettacoli simili, stavolta però le immagini sono davvero incredibili perché non c’era nemmeno una nuvola a disturbare le telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo).
Lo spettacolo dell’Etna. C’è un nesso con l’eruzione dello Stromboli?
Il tutto è iniziato intorno alle 20:15, quando l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Osservatorio Etneo ha registrato un trabocco lavico prodotto dal cratere di Sud-Est. Le immagini dimostrato che la colata ha puntato verso la Valle del Bove e ha raggiunto un’altezza di circa 2900 metri. Nel corso della notte il trabocco lavico si è arrestato, come si evince nel comunicato numero 115 dell’INGV-OE.
Dal cratere Sud-Est, invece, l’INGV-OE ha continuato per diverse ore a registrare un’intensa attività stromboliana. Per attività stromboliana si intendono quelle eruzioni di livello tutto sommato basso, tipiche dello Stromboli, nel corso delle quali si verificano esplosioni di lapilli, scorie incandescenti e lava. Si tratta di eruzioni sporadiche e di volume medio, non fortissime.
A partire dalle ore 19:00 in poi c’è stato un incremento del tremore vulcanico, segno che l’eruzione è diventata, da quel momento, più intensa. Contemporaneamente è stato registrato anche un aumento del tremore infrasonico. Si tratta di suoni che non si possono udire dall’orecchio umano ma possono diffondere onde sonore di pressione infrasoniche. E’ il fenomeno che provoca la vibrazione dei vetri quando c’è un terremoto.
Nel pomeriggio di ieri anche lo Stromboli, altro vulcano attivo siciliano, aveva mostrato un trabocco lavico. Da tempo esistono teorie secondo le quali potrebbe esserci un collegamento tra l’attività dell’Etna e quella dello Stromboli. Ma è davvero così o si tratta soltanto di teorie non dimostrabili?
I due vulcani si trovano a una distanza di circa 200 chilometri. L’Etna si trova nella provincia di Catania e la sua formazione risale a diverse migliaia di anni fa. Pare addirittura che il processo di costruzione naturale dell’Etna sia iniziato 570.000 anni fa. Lo Stromboli si trova al largo del Mar Tirreno, nella provincia di Messina. Fa parte del comune di Lipari. L’isola di Stromboli si è formata circa 200.000 anni fa, quando c’è stata l’emersione del vulcano dal mare.
Secondo i principali esperti di vulcanologia del mondo i due sistemi di risalita magmatica non sono collegati tra loro. E’ una tesi che ha convinto anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Osservatorio Etneo. Quindi si può chiaramente affermare che si tratta soltanto di una leggenda metropolitana. Nonostante questo, non è la prima volta che Etna e Stromboli eruttino nella stessa giornata o a distanza di pochissime ore.