Un salvataggio in diretta tv che ha scaldato i cuori di tutta la Russia e non. Acque gelide per un clima fra i più freddi del mondo. Un coraggio immenso.
E’ raro vedere un salvataggio del genere nei confronti di una anima indifesa quale quella del piccolo cagnolino che è ritratto in foto. Riscalda il cuore e fa non poco effetto capirne la storia che c’è dietro.
Tutti noi amiamo i cuccioli, ma quanti di noi si tufferebbero in acque freddissime pur di salvare la vita ad un piccolo animale, a meno 20 gradi, senza maglietta. Ci vuole un coraggio da leoni.
Lo stesso coraggio che ha avuto questo giovane giornalista russo che pur di salvare l’animale si è tuffato in acqua ed è diventato un eroe. Chissà cosa ne penserà il Presidente Putin.
Si tuffa in acque freddissime per salvare il cagnolino: il gesto eroico fa il giro del web
Una storia che ha riscaldato i cuori della Russia tutta ed anche quello dei lettori nostrani che tanto amano i propri cuccioli e che farebbero di tutto pur di salvarli dai pericoli che li circondano.
Nella provincia di Belgorod, città della Russia europea nella parte occidentale, il conduttore televisivo e giornalista Aleksandr Sašnev stava realizzando con il suo cameraman un lavoro sul territorio.
Nello specifico stavano svolgendo un servizio sulle anatre che non sono migrate al di fuori dell’habitat e stanno invece trascorrendo l’inverno nello stagno locale, quasi completamente ghiacciato.
La temperatura era all’incirca 20 gradi sotto lo zero. Alla fine delle riprese, un ragazzino ha chiamato i soccorsi perché aveva visto un cane sprofondare nello stagno. Uno scenario spaventoso, il bambino fortemente spaventato chiedeva aiuto per il cagnolino.
Il giornalista, eroicamente, non ci ha pensato due volte, si è svestito e si è gettato nello stagno. A suon di bracciate in acqua ha raggiunto il cagnolino salvandolo. Il canale, per il quale lavora il giornalista eroe Sašnev, ha fatto poi infine sapere che il giornalista non si è ammalato e sta bene.
A breve infatti tornerà di nuovo alle prese con il proprio lavoro, consapevole di aver salvato una povera vita indifesa.