Ore movimentate con l’operazione contro la ‘ndrangheta “Basso profilo” in corso. Ci sono arresti eccellenti e perquisizioni in tutta Italia
E’ scattata in tutta Italia una maxi operazione contro la ‘ndrangheta. Il blitz, predisposto dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero.
L’operazione, denominata “Basso Profilo”, è scattata durante le prime ore del mattino ed è proseguita anche in mattinata e, anche se si attendono ulteriori dettagli nella conferenza stampa del procuratore distrettuale fissata per le 10.30, ha già portato a numerosi arresti.
Sono infatti finite in manette ben 13 persone, mentre per altre 35 sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’operazione ha fatto emergere un giro illecito di denaro di oltre 300 milioni di euro.
Sebbene non siano stati resi noti i nomi delle persone arrestate, sembra che ci siano molti esponenti della politica di Catanzaro. Inoltre sono coinvolte nelle indagini tutte le ‘ndrine più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura” “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”.
Fa sicuramente rumore, tra le perquisizioni, quella del segretario UDC Lorenzo Cesa. La sua casa romana è stata infatti tra quelle perquisite dagli uomini durante il blitz.
Oltre agli arresti, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore decisamente ingente.
Il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra ha commentato così il maxi-sequestro: “Il patrimonio sequestrato torna nelle casse dello Stato ed è un reale recovery fund che deve essere sempre attivo”.
Come già scritto, non è passata inosservata la perquisizione del segretario nazionale dell’UDC nell’ambito della maxi operazione “Basso Profilo”. Il personale della DIA ha effettuato vari controlli all’interno della residenza romana di Lorenzo Cesa che, finito alla ribalta della cronaca, ha voluto precisare come sia totalmente estraneo ai fatti.
“Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura”.
Così Lorenzo Cesa, che inoltre ha dichiarato di rassegnare le dimissioni immediate dalla sua carica di segretario viste anche le condizioni di instabilità in cui versa attualmente l’Italia a causa della pandemia e anche della recente crisi di governo.
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