Napoli, il belga non è ancora al top, ma al “Bentegodi” dovrebbe partire dal primo minuto. Con Insigne in difficoltà serve la scossa
Fino ad ora è stato a mezzo servizio, ma ora serve Dries Mertens. Chissà, per qualcuno il belga poteva anche incaricarsi del calcio di rigore al “Mapei” fallito da Insigne, ma il rigorista è il capitano. Al belga, semmai, i tifosi chiedono quella ricarica di grinta e “cazzimma” che il Napoli mostra a intermittenza. L’atavica mancanza di un leader, di un giocatore che in campo faccia sentire la sua personalità. Sia verso i compagni che gli avversari.
Manca Osimhen, ma non è certo lui il leader che il Napoli cerca. Troppo giovane e ancora acerbo nel calcio italiano. Chi è mancato, invece, è Dries Mertens: out dalla partita dello scorso 16 dicembre a San Siro contro l’Inter, l’attaccante ha superato il mese abbondante di assenza in campo dal primo minuto. Si è rivisto per due spezzoni, domenica contro la Fiorentina al Maradona e mercoledì a Reggio Emilia nella finale di Supercoppa. Si è visto poco, non è riuscito a incidere.
Napoli, Insigne in tilt: ora tocca a Mertens
Contro la Juventus è entrato in campo nel momento in cui il Napoli sembrava poter riaprire la partita, ma l’errore dal dischetto ha mostrato ancora il carattere debole della squadra azzurra. Napoli spaventato e sciolto. Così non va bene. Anche Dries Mertens deve dare qualcosa di più, e la sua occasione sarà domenica nella partita del “Bentegodi” contro il Verona. Altro avversario difficile l’Hellas: formazione organizzata e attenta. Una rivelazione di questo campionato, alla quale non si può prestare il fianco. Serve la personalità di Mertens, e perché no servirebbero anche i suoi gol.
Al Napoli sono mancati a Reggio Emilia, ma la goleada contro la Fiorentina faceva ben sperare. Più la personalità che i gol. Tocca a Mertens. Si aspetta la reazione di Insigne, ma Mertens deve dare una spinta in più. Gli farà posto Petagna, che è anche stanco visto le tante partite giocate. E giovedì si torna in campo ancora per la Coppa Italia: per questo Gattuso dovrà dosare le forze. La priorità è la reazione, soprattutto dal punto di vista della personalità. Poi si penserà al resto. Gattuso chiede a Mertens di dare qualcosa in più, una marcia che fino ad ora si è vista a intermittenza.