Orrore su TikTok: una bambina ha perso la vita nel tentativo di ricreare una challenge per il famoso social network. Ecco cosa è successo.
É successo nella serata di ieri, a Palermo. Una bambina di soli dieci anni è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Giovanni di Cristina, con i segni di un arresto circolatorio in corso. Il motivo? Un’asfissia prolungata che la piccola si è procurata da sola, nel tentativo di replicare una “challenge” vista sul popolare social network “Tik tok”. Ecco che cosa è successo.
Orrore su TikTok: una bambina vittima di una challenge
Una giovanissima bambina, di soli 10 anni, ha perso la vita ieri, in seguito ad una challenge che ha tentato di replicare per TikTok.
Il famoso social network cinese, infatti, è popolato da moltissimi bambini: vi avevamo già parlato della sua “star” più famosa, la sedicenne Charli D’Amelio.
Anche in Italia, quindi, a quanto pare la popolare applicazione ha fatto presa sui giovanissimi; a farne le spese, ieri, è stata purtroppo una bambina di Palermo.
La piccola, a quanto pare, stava cercando di replicare una “challenge“, uno di quei video proposti dagli utenti nei quali ci si “sfida” nel replicare lo stesso contenuto.
Spesso e volentieri si tratta di piccoli balletti oppure di movimenti “fisici” che prevedono capriole o prove di abilità.
Insomma, generalmente si tratta di contenuti che non destano preoccupazione e che si possono replicare in totale sicurezza. La caccia ai follower ed alle interazioni, però, potrebbe aver generato una sfida decisamente anti-convenzionale.
Repubblica parla di “hanging challenge” (letteralmente: sfida di “sospensione” ma anche soffocamento, come per il gioco dell’impiccato) mentre altre agenzie nominano la “blackout challenge“. Entrambi questi hashtag hanno un bacino di video spaventoso (quattro milioni per la “hanging” mentre 21 milioni per la “blackout”); impossibile vederli tutti.
Orrore su Tik Tok, la dinamica della tragedia
Quello che sappiamo, però, è che si tratta di sfide che non prevedono l’utilizzo di oggetti “pericolosi”. Certo, tra i tantissimi video forse ne esiste anche qualcuno nel quale gli utenti propongono atteggiamenti pericolosi o sfide “al limite”.
Quello che è certo, purtroppo, è che la piccola che ha perso la vita ha cercato di partecipare ad una challenge, riprendendosi mentre, con la cinta di un asciugamano, tentava di resistere il più possibile senza respirare.
La “prova di resistenza”, però, non è andata come la piccola si aspettava.
Evidentemente, dopo aver eseguito i vari passaggi della sfida, la piccola ha iniziato a subire gli effettidell’asfissia. Dopo qualche minuto sarebbe crollata al suolo, priva di forze. I familiari, dopo averla trovata priva di sensi al bagno l’hanno portata immediatamente all’ospedale, dove la piccola è stata ricoveratad’urgenza.
Purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Come riporta Repubblica, il comunicato d’urgenza del direttore sanitario del Di Cristina, recita:
“La bambina di 10 anni, sulla cui identità vige il massimo riserbo, è arrivata al pronto soccorso alle 21.04 di ieri, con mezzi propri, in arresto cardiorespiratorio di non precisabile durata temporale in quanto l’inizio è ricostruibile (…) . Immediatamente accolta in codice rosso ha usufruito delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e il cuore ha ripreso il battito. Ha quindi subito eseguito una Tac encefalo che ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata.”
Dopo la prima rianimazione, infatti, anche se il cuore della piccola ha iniziato nuovamente a battere, i medici l’hanno dichiarata cerebralmente deceduta.
Una terribile notizia che ha sconvolto e devastato non solo l’intera città di Palermo (oggi con le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per volontà del sindaco) ma anche tutta la community online.
Orrore su Tik Tok, il Garante della Privacy blocca il social
A fronte dell’ineluttabilità della situazione, i genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi della loro piccola. Un portavoce di TikTok Italia ha dichiarato:
“Siamo davanti ad un evento tragico e rivolgiamo le nostre più sincere condoglianze e pensieri di vicinanza alla famiglia e agli amici di questa bambina. La sicurezza della community TikTok è la nostra priorità assoluta. Siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini.“Su tutti i maggiori social, comunque, non mancano i commenti e le esternazioni di cordoglio.
Proprio a seguito della triste notizia il Garante della Privacy ha disposto il blocco per Tik Tok “dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica“. Il provvedimento d’urgenza, ribadisce l’Autorità in una nota, e stato reso indispensabile dopo il tragico fatto.
Non si può morire a 10 anni … per una sfida su #TikTok #tiktokchallenge
— Barbara Saltamartini (@BSaltamartini) January 22, 2021
Una bambina di 10 anni è morta cimentandosi nella Black Out Challenge su TikTok: una sfida che consiste nello stringersi una cintura intorno al collo e resistere il più possibile senza fiato.
La bimba è una povera vittima di un trend malato, non guardate certi contenuti!
— Math (@IoSonoSpiderMan) January 22, 2021
Una sfida all’asfissia è istigazione al suicidio di cui una bimba non può cogliere pericolosità. Ma occorre chiedersi se l’esistenza di queste pattumiere come tiktok abbiano necessità d’esistere. Il futuro è sì tecnologia, ma qui siamo di fronte a sistemi malati di non senso.
— Maria F. Carnea (@MariaFCarnea) January 22, 2021
Sulla terribile storia di una bimba morta per un gioco su TikTok qualcosa non quadra.
Se circola un “gioco” così pericoloso sul social del momento, com’è possibile che ce ne accorgiamo solo dopo una tragedia?
O è successo altro o ci sono gravi colpe di chi doveva controllare.
— Federico Mello (@fedemello) January 22, 2021
La notizia, infatti, ha certamente riacceso il dibattito riguardo l’opportunità che i minori passino tante ore di fronte ad uno schermo, da soli e senza essere controllati.
Ovviamente l’applicazione si trova, in questo momento, al centro delle critiche ma non manca anche chi segnala l’importanza di monitorare i contenuti che finiscono davanti i loro occhi.
In ogni caso, comunque, ogni commento in questo momento sembra essere veramente superfluo.