Arriva la mini-proroga di un mese per il blocco dei licenziamenti. Lo schema in due step del Tesoro: da maggio solo per i settori più colpiti. Il nodo 5 stelle e sindacati
In questo periodo così difficile, tra pandemia, crisi di governo e forti difficoltà economiche, arriva una buona notizia. Anche se “mini”, ecco la proroga al blocco dei licenziamenti. E’ stato spostato dal 31 marzo al 30 aprile 2021.
Spostamento di appena un mese, ma è sempre meglio di nulla e si potrà guadagnare tempo per fronteggiare la tanto temuta ondata di licenziamenti al termine del blocco imposto dal governo. Come tutti sanno, dallo scorso marzo la crisi della pandemia ha visto misure perentorie da parte dell’Esecutivo per fronteggiare la forte crisi economica.
Ha senso il blocco dei #licenziamenti per tutti i settori, inclusi quelli che sono rimasti aperti e operativi?
La pillola di @adaptland con @francescoseghez https://t.co/J6kDgUDu91
— Radio Radicale (@RadioRadicale) January 25, 2021
Blocco dei licenziamenti spostato al 30 aprile: boccata di ossigeno
Tra i vari provvedimenti è arrivato il blocco dei licenziamenti: nessuno può essere mandato via dal posto di lavoro per motivazioni economiche legate alla crisi. Il blocco è partito a marzo del 2020 ed è stato due volte “allungato” fino al 31 marzo del 2021, e ora spostato al 30 aprile. Sono consentiti solo i licenziamenti per “giusta causa”, vale a dire per inadempienze evidenti (assenteismo) oppure per seri motivi disciplinari.
Questo lo sappiamo tutti ma sopratutto il PdR..che se fosse il presidente di tutti gli italiani scioglierebbe il parlamento per fare decidere a al popolo da chi farsi governare ( si chiama “democrazia” anche se la sx non ci crede).ma non lo farà
— Oscar (@Oscar10silver) January 20, 2021
La paura è che quando cesserà il blocco potrebbe arrivare un’ondata di licenziamenti, e per ora il “pericolo” è stato semplicemente procrastinato di 30 giorni. Ma probabilmente non basta. Anche se dimissionario, il Governo metterà lo spostamento del blocco dei licenziamenti nel cosiddetto “decreto ristori 5”, che è in discussione la prossima settimana. In questo nuovo atto ci sarà la proroga per la cassa integrazione, e poi soldi per scuola, sanità, comuni e Regioni. Sarà incluso anche un provvedimento per posticipare le cartelle esattoriali in arrivo.