“Go to do your voodoo shit”, perché Ibrahimovic ha insultato Lukaku in questo modo

Nel corso del match di Coppa Italia tra Milan e Inter, Ibrahimovic ha insultato Romelu Lukaku tirando fuori una vecchia storia. Ecco quale

Un quarto di finale molto movimentato quello tra Inter e Milan ieri sera. La qualificazione è andata ai nerazzurri grazie ad un goal di Eriksen nel finale di partita. I nerazzurri adesso aspettano la vincente tra Juventus e Spal per conoscere l’avversario da affrontare in semifinale. Ma questa non è la notizia del giorno. Al 45° minuto, dopo un contrasto, si è accesa una lite che ha visto coinvolti i centravanti delle due squadre: Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku, ieri entrambi in goal.

Ibra Lukaku
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L’attaccante svedese ha rivolto al belga alcune offese di stampo razzista: “Go to do your voodoo shit”. “Vai a fare i tuoi riti voodoo del c***o”. A quel punto Lukaku ha reagito e i due sono arrivati allo scontro. L’arbitro Valeri ha poi optato per l’ammonizione di Zlatan Ibrahimovic. Ma cosa significa quella frase e cosa c’entrano i riti voodoo con Lukaku? E’ una vecchia storia che risale a quando Romelu giocava nell’Everton, ecco di cosa si tratta.

Lukaku e i riti voodoo, il retroscena risale ai tempi dell’Everton

Per comprendere bene a cosa si riferisse Zlatan Ibrahimovic bisogna andare indietro nel tempo di qualche anno. E’ necessario tornare indietro di qualche anno, esattamente al periodo nel quale l’attaccante belga militava tra le file dell’Everton, uno dei due club di Liverpool, con il quale ha giocato quattro ottime stagioni tra il 2013 e il 2017, realizzando molti goal.

Questa è una storia che è arrivata poco in Italia ma che in Inghilterra si è diffusa molto qualche anno fa. I giornali inglesi ne hanno parlato abbastanza perché la vicenda è molto particolare. Qualche anno fa Farhad Moshiri, proprietario anglo-iraniano dell’Everton, ha rilasciato un’intervista nella quale spiegava il perché non fosse riuscito a trattenere Lukaku dal Chelsea.

“È stata tutta colpa del voodoo”, affermò Moshiri, che in quel momento stava dando spiegazioni agli azionisti sul perché l’operazione non fosse andata a buon fine. Il proprietario del club inglese dichiarò di aver sprecato ben due estati per cercare di trattenere, invano, Romelu Lukaku. Nel corso della prima estate passò tre mesi con lui, il suo agente, la madre e l’intera famiglia, con l’obiettivo di trattenerlo per un altro anno.

Nell’estate successiva le cose si misero male. L’Everton aveva fatto al giocatore un’offerta migliore di quella del Chelsea e, ad ogni rilancio del club londinese, pareggiava la proposta aumentandola. “Qualunque cosa offrissero, noi l’abbiamo eguagliata ma il problema era che lui non voleva restare. Voleva giocare nel Chelsea in quel momento e aveva soltanto loro in testa”.

Ibra Lukaku United
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Il presidente dell’Everton dichiarò di aver provato a fare davvero qualsiasi cosa pur di trattenere Romelu Lukaku con la sua squadra almeno per un’altra stagione. Tentativi inutili perché alla fine il calciatore belga decise di non restare. Ma la motivazione che, alla fine, spinse l’attuale centravanti dell’Inter a prendere questa decisione ha dell’incredibile!

“Gli abbiamo offerto un contratto migliore di quello che offriva il Chelsea e il suo agente è venuto in sede per firmare il contratto”. Il proprietario dell’Everton era incredulo quando provava a raccontare questa storia, anche perché la notizia della permanenza di Romelu Lukaku all’Everton si era diffusa e all’esterno della sede c’erano diversi giornalisti, pronti ad immortalarlo dopo la firma.

Rito voodoo
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E invece non fu così. Perché? Perché, pochi secondi prima di firmare il contratto, arrivò una telefonata della madre di Lukaku, in quel momento in pellegrinaggio in un paese dell’Africa non specificato. “Ferma tutto figlio mio, ho fatto un rito voodoo e ho ricevuto un messaggio: devi andare al Chelsea”. A quel punto saltò tutto, Moshiri fu costretto ad arrendersi e la carriera di Lukaku prese un’altra direzione.

Ecco perché ieri Zlatan Ibrahimovic, che a breve parteciperà al Festival di Sanremo, ha insultato in quel modo Lukaku. Come abbiamo già detto, di questa storia non si è parlato molto in Italia ma l’attaccante svedese ha militato in Inghilterra tra le file del Manchester United ed ha sicuramente appreso questa vicenda lì. Tra l’altro i due hanno giocato insieme proprio con la maglia del Manchester United nel corso della stagione 2017/18.

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