Maxi operazione di ricerca per i 4 escursionisti che sono stati travolti molto probabilmente da una valanga. Ricerche in Valle Majelma.
Una storia tragica che purtroppo vede coinvolte 4 persone di cui tutt’ora non si sono ancora ritrovate le tracce. Si continua incessantemente a cercare qualche impronta, qualche traccia degli escursionisti, nella speranza di una buona notizia. Le ricerche si stanno concentrando in Valle Majelma, a 1800 metri di quota, grazie agli ultimi segnali lasciati dai cellulari delle presunte vittime della valanga. Un lavoro molto difficile vista l’estensione del territorio, e le condizioni metereologiche.
La ricerca dei 4 escursionisti dispersi fatica ad andare avanti: in attesa di aggiornamenti
I quattro erano partiti senza portare con se lo strumento elettronico “Artva” utilissimo ad individuare chi viene travolto da una valanga. Questa mancanza ha avuto come diretta conseguenza una difficile ricerca.
Purtroppo sembra che lo scenario non sia dei migliori, è quasi certa l’ipotesi che siano stati travolti da una valanga. La speranza non abbandona nessuno, ma le ricerche diventano sempre più difficoltose.
Stiamo parlando di Tonino Durante (60 anni, noto commerciante ed anche esperto di montagne), Gian Mauro Frabotta (33 anni, appassionato escursionista) e poi anche la coppia composta da Valeria Mella e Gianmarco Degno (poco più che 25enni) i quali sono ormai scomparsi da alcuni giorni.
La ricerca dei dispersi, le forze messe in campo: 100 uomini e 4 elicotteri
A soccorrerli, nel tentativo difficile di ritrovarli, sono scesi in campo 50 uomini del Corpo Nazionale Alpino speleologico attraverso una squadra che è arrivata dalla Valle d’Aosta specializzata nella detonazione di carichi esplosivi per far scendere la neve pericolosa accumulatasi. Le forze dispiegate in campo hanno raggiunto il numero non indifferente di 100 unità.
infatti, a questi ultimi si aggiungono anche altri 50 uomini della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia e del nono reggimento Alpini dell’Aquila. Una squadra unita per cercare di salvare i dispersi.Per ora sono stati messi a disposizione 4 elicotteri e 9 cani da valanga. In queste ore si sta valutando anche l’utilizzo dei gatti delle nevi assieme ad altri mezzi meccanici. L’aria su cui intervenire è però molto vasta e si crede che si possano avere non pochi problemi nella ricerca.
I soccorritori stanno infatti scandagliando una zona molto estesa, largo circa 200 metri, lungo 600 metri e con uno strato di neve che si aggirerebbe intorno ai 7 metri. La speranza di trovarli ancora in vita c’è ancora e non è stata abbandonata. Non resta che sperare ed affidarsi ai soccorsi. Seguiranno ulteriori aggiornamenti sulla vicenda qualora forniti.