Morto Raffaele Cutolo, era ricoverato nel reparto ospedaliero del carcere di Parma ma da 25 anni era in 41 bis. Ha fondato la Nuova Camorra Organizzata
A 79 anni è morto oggi Raffaele Cutolo, probabilmente il camorrista più famoso d’Italia anche se da 25 anni era detenuto in regime di 41 bis,. Da tempo era ricoverato nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma e nelle ultime settimane le sue condizioni di salute erano peggiorate anche se filtrava il massimo riserbo.
Lo scorso anno, prima in febbraio e poi in maggio il suo legale aveva chiesto invano al tribunale di metterlo agli arresti domiciliari, considerando le sue precarie condizioni di salute e i problemi di respirazione. la scorsa estate poi il boss era peggiorato e per questo era stato disposto il suo trasferimento nel reparto sanitario del carcere.
Cutolo era stato soprannominato ‘O Professore semplicemente perché aveva finito la quinta elementare e quindi nella sua organizzazione criminale era l’unico all’inizio che sapeva leggere e scrivere. Nato a Ottaviano nel dicembre del ’41, comincia a farsi conoscere quando a 22 anni nel corso di una rissa uccide Mario Viscito che aveva rivolto un apprezzamento pesante alla sorella Rosetta.
Condannato all’ergastolo, pena ridotta in appello a 24 anni di reclusione, ma ne ha scontati solo sette.
In carcere, l’idea di far nascere la Nuova Camorra Organizzata, organizzazione piramidale che aveva al vertice proprio il boss. Nel 1977, dopo che gli fu riconosciuta l’infermità mentale, venne ricoverato in un istituto psichiatrico, ma riuscì a scappare un anno dopo diventando latitante.Dalla latitanza, però, si mise in mezzo insieme alla Banda della Magliana per ritrovare il covo in cui era tenuto prigioniero Aldo Moro, poi ucciso dalle BR.
E quando nel 1981 l’assessore democristiano Ciro Cirillo viene rapito dalle Brigate Rosse, ancora una volta la politica chiede a lui di fare da mediatore, fino alla liberazione di Cirillo. Condannato in via definitiva nel 1995 a quattro ergastoli e al 41 bis, è stato rinchiuso in diverse carceri, da Novara a L’Aquila fino a Parma.
La figura di Raffaele Cutolo ha anche ispirato in toto oppure in parte anche il mondo della musica e dello spettacolo. Non è mai stato chiarito del tutto se Fabrizio De André abbia pensato proprio a lui quando ha scritto ‘Don Raffaè‘ (uno dei brani contenuti ne ‘Le Nuvole’ del 1990). Quello che racconta in effetti potrebbe ricordarlo e poi il giornalista Mario Luzzato Fegiz ha confermato che in effetti era così. In realtà però il grande cantautore genovese non è mai tornato sull’argomento, lasciando sempre credere che andasse bene così
Il personaggio di Cutolo è invece certamente protagonista del film ‘Il camorrista’, prima direzione celebre di Giuseppe Tornatore nel 1986. Il soggetto è tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Marrazzo, dedicato alla vita del boss. Ad interpretarlo era stato Ben Gazzara ma nel cast del film oltre ad un bravissimo Leo Gullotta c’erano anche due attori diventati famosi per altro. Cloris Brosca, consacrata poi dal grande pubblico per il ruolo della ‘Zingara’ in ‘Luna Park su Rai 1. E Marzio Honorato che dal 1996 interpreta Renato Poggi in ‘Un posto al sole’.
Infine i rapporti tra la Nuova Camorra Organizzata e in particolare Cutolo con la Banda della Magliana sono entrati anche nelle trama del romanzo più famoso ispirato da quella storia e della serie tv. In ‘Romanzo criminale‘ infatti il personaggio del boss era stato interpretato dall’attore Federico Torre anche se si chiamava Don Mimmo, ‘O ragioniere.
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