Con un comunicato è stata decretata la fine dello Stadio della Roma a Tor di Valle. Ma i Friedkin sono alla ricerca di alternative
Lo Stadio della Roma a Tor di Valle non s’ha da fare. Dopo più di 8 anni di rinvii, inchieste, annunci e ritardi, la parola fine sul progetto iniziato da James Pallotta è arrivato ieri al termine del CDA della società giallorossa che, con un comunicato, ha emesso l’amara sentenza.
“Non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione”. Parole dure che mettono il punto ad una vicenda che ha dimostrato, ancora una volta, la difficoltà di realizzare in tempi rapidi un nuovo impianto nella Capitale.
La decisione in realtà era già maturata nei mesi scorsi, poco dopo l’insediamento dei Friedkin a Trigoria. La pandemia, le difficoltà oggettive ed i problemi relativi ai terreni, ma anche le indecisioni dell’amministrazione, hanno fatto cambiare idea ai nuovi proprietari che hanno preferito riazzerare l’iter piuttosto che portare avanti un progetto destinato probabilmente a fallire comunque.
Sì, perchè sempre all’interno del comunicato i vertici della società hanno specificato di voler comunque costruire un nuovo stadio. “La Società conferma l’intenzione di rafforzare il dialogo con l’Amministrazione di Roma Capitale, la Regione e tutte le Istituzioni preposte, le Università di Roma e le Istituzioni sportive, per realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi”.
Friedkin è pronto a investire circa 400 milioni per il nuovo impianto, che sarà senza business park, e conta di poter ottenere i permessi in due anni per poi impiegarne circa altri 2 per costruirlo. Quindi, se tutto andrà secondo i piani, i tifosi della Roma avranno un nuovo stadio nel 2026. Il sogno, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, resta quello di demolire e ricostruire il Flaminio ma visti i vincoli presenti, la soluzione più probabile è quella che porta all’area di Tor Vergata.
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