Luigi Sartor è stato ritenuto colpevole per la coltivazione di piantine di marijuana. Revocata anche la sospensione della pena
Dopo l’arresto, è arrivata anche la condanna per Luigi Sartor. Il difensore che ha vestito le maglie, tra le altre, di Juventus, Roma, Parma, Inter, è stato ritenuto colpevole di aver coltivato in una serra delle piantine di marijuana.
L’ex calciatore era stato arrestato in flagranza di reato mentre, insieme ad un amico, era intento a prendersi cura della sua “erba”. L’arresto è stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Parma che da tempo teneva d’occhio la struttura ed avevano notato che, nonostante il casolare fosse abbandonato, spesso di notte erano comparse delle luci accese.
Ora l’ex difensore dovrà scontare una condanna di un anno e due mesi mentre il suo complice, incensurato, ha avuto la sospensione della pena.
Sartor, annullata la sospensione della pena per una sentenza precedente
Sartor al momento si trova agli arresti domiciliari ed ha già chiesto (ed ottenuto) tramite il suo avvocato di poter svolgere attività di volontariato presso un centro di recupero per tossicodipendenti.
Tuttavia la sua situazione legale non è delle più rassicuranti. L’ex difensore, infatti, era già stato condannato a nove mesi di reclusione nel 2015 ottenendo, da incensurato, la sospensione della pena. In quel caso la denuncia era scattata per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.
Adesso, con questa nuova condanna, il giudice ha annullato la sospensione della pena della sentenza precedente: ciò significa che se quella attuale dovesse passare in giudicato, Sartor dovrà scontare anche altri 9 mesi in più.