Lorenzo Insigne, arrabbiato per il risultato del Napoli, è uscito furioso dal campo: “Lo sfogo del calciatore negli ultimi minuti col Sassuolo era legato solo al rocambolesco finale di partita”. La frase “Che squadra di m…” fa discutere, ma ai tifosi è piaciuta
Quella frase, in sostanza, ai tifosi è pure piaciuta. Il duro sfogo di Lorenzo Insigne al fischio
finale di Sassuolo-Napoli fatto discutere. «Che squadra di m…», ha detto il capitano uscendo dal campo. Calci sulla porta e imprecazioni, con l’allenatore Rino Gattuso che ha dovuto faticare per calmarlo. Parole forti che, tutto sommato, ai tifosi sono piaciute. Evidentemente perché condividono il giudizio del capitano sulla qualità del Napoli, che anche al “Mapei” ha lasciato (a dir poco) a desiderare, soprattutto per le grosse ingenuità difensive.
Errori che sono costati caro, come l’autorete di Maksimovic, il rigore causato da un banale fallo di Hysaj, e infine l’incredibile rigore regalato al Sassuolo al 93’ per il fallo di Manolas. Ancora delusioni e polemiche, con i tifosi sempre più preoccupati delle sorti del Napoli, in particolare per il cammino verso il piazzamento in Champions League. Lo sfogo di Insigne è piaciuto ai tifosi. Il capitano, dopo aver giocato una grande partita, ha definito il Napoli “Squadra di m…”, almeno così leggendo il labiale del capitano. Pioggia di consensi per la maggior parte dei supporters, che hanno apprezzato lo sfogo del capitano del Napoli, che seppur in modo discutibile ha manifestato personalità e attaccamento.
Un comportamento da tifoso e non solo da calciatore, anche se fa effetto sentire il capitano di una squadra sentire parole così dure. Non è la prima volta, e come ha chiarito il Napoli lo sfogo dell’attaccante va letto soltanto come la rabbia per una vittoria sfumata al ‘94, che sarebbe stata importantissima per il cammino della squadra di Gattuso. “Ridicoli. Faceva bene ad appenderli al muro”, ha scritto Alessandra.
Gli fa eco Massimo: “Insigne non voleva offendere nessuno, è uno sfogo di rabbia. Indirettamente si è riferito a se stesso, quindi non poteva mai attaccare i compagni”. Vincenzo precisa: “Nelle immagini non si vede nessuna lite, ma solo uno sfogo del capitano. Capita tante volte. Può succedere che qualche parola possa sfuggire”. “Dal punto di vista tecnico – aggiunge Michele – certi suoi compagni di squadra non meritano di giocare con un campione come Lorenzo. Comprensibile che si arrabbia dopo una partita sciupata”.
E un altro episodio ha scosso la tranquillità dell’ambiente Napoli, che di certo sta vivendo un momento particolare. Secondo “Sky Sport”, nell’allenamento di ieri il tecnico azzurro Rino Gattuso ha allontanato il terzino portoghese Mario Rui dall’allenamento. Il motivo sarebbe riconducibile a un atteggiamento errato del giocatore verso un compagno di squadra più giovane (non si sa chi) apostrofato in maniera troppo dura. Si parla anche di un provvedimento di Gattuso dovuto allo scarso impegno del giocatore, ma si tratta solo di indiscrezioni. Non è la prima volta che Gattuso allontana i suoi calciatori dall’allenamento: nella scorsa stagione è capitato già con Insigne e Lozano.
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