Cristiano Ronaldo con la tripletta di questa sera a Cagliari ha superato un record storico detenuto da un altro grande campione. Via social lo consola così
Tre gol per scacciare la crisi, quella della squadra e quella personale nella settimana più difficile da quando è arrivato alla Juventus. Cristiano Ronaldo ha risposto così alle critiche riprendendosi tutta la scena in campo. Ma la tripletta gli serve anche per battere un record storico superando un fenomeno del calcio.
Così infatti CR7 è salito a quota 77p0 gol in carriera, tre in più di quelli segnati da Pelè (anche se le classifiche ufficiali parlano di 757 e non 767). Un altro passo verso la storia ma con profondo rispetto di chi l’ha preceduto.
Lo dimostra il post su Instagram che CR7 (o il suo social media manager) a fine partita ha voluto dedicare al record e anche a Pelè per il quale confessa una ammirazione incondizionata. “Oggi ho superato il suo record di gol, le mie parole vanno dritte a lui e non c’è giocatore al mondo che non abbia ascoltato le storie sulle sue partite e i suoi successi, e io non faccio eccezione”. E poi ha proseguito spiegando che non vede l’ora di vivere le prossime sfide con Juventus e Portogallo, perché la sua storia continua.
A stretto giro è arrivata anche la risposta del campione brasiliano: “Ti ammiro molto e questo non è un segreto per nessuno. Congratulazioni per aver battuto il mio record di gol nelle partite ufficiali. Lascio questa foto in tuo onore, come simbolo di un’amicizia che esiste da tanti anni”.
Ma quella di Cagliari non è stata una serata e una partita semplice per Cristiano Ronaldo. Molti, anche tra gli addetti ai lavori, giudicano da rosso la sua entrata a gamba tesa su Cragno che invece non è stata punita dall’arbitro anche se lui si è scusato subito.
Il portoghese però è stato anche protagonista di un’esultanza polemica dopo la terza rete. Ha portato un dito all’orecchio, come per dimostrare di essere rimasto infastidito da tutte le critiche subite dopo ,l’eliminazione in Champions League. A fine partita poi ha rifiutato di parlare con i giornalisti di Sky Sport che lo aspettavamo per la consueta intervista.
Andrea Pirlo, sempre ai microfoni di Sky Sport l’ha giustificato così: “Era arrabbiato come era arrabbiata tutta la squadra. Non ha parlato perché ha parlato già sul campo”. la sensazuiokeb di un addio a giugno però rimane.
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