Se Sarri preferirà andare altrove, l’allenatore della Roma Fonseca è una valida alternativa. Aveva già impressionato il presidente azzurro quando il Napoli affrontò in Champions il suo Shakhtar
Il Napoli sembra aver dato finalmente segnali di risveglio. Corsa alla Champions totalmente riaperta: il quarto posto dell’Atalanta è a soli due punti. Gli azzurri hanno agganciato la Roma al quinto posto, ma hanno una partita da recuperare. Quella contro la Juventus. Ecco perché quello di domenica all’Olimpico sarà un vero e proprio scontro diretto. Un match che vede il Napoli favorito, perché i partenopei vengono da due vittorie di fila (mentre la Roma ha perso in casa del Parma) e soprattutto perché i giallorossi hanno l’infelice tradizione negativa contro le “grandi”. Ma il presidente Aurelio De Laurentiis non può permettersi di guardare soltanto al presente. Rino Gattuso è in scadenza di contratto il 30 giugno, e al di là del momento positivo è difficile che venga confermato.
È vero che nel calcio esiste la “dittatura” dei risultati. Nel senso che se l’attuale tecnico porterà la squadra in Champions e lascerà tutti senza fiato per gioco e risultati, una conferma sarebbe praticamente doverosa. Un po’ come accaduto al Milan con Pioli, nella scorsa stagione. Era arrivato come traghettatore designato, in attesa dell’arrivo del tedesco Rangnick, ma un’impressionante serie di risultati positivi lo ha confermato a furor di popolo. Potrà fare lo stesso Gattuso? Perché no. I tifosi e lo stesso De Laurentiis se lo augurano, ma intanto i fatti dicono che il contratto di Rino scade il 30 giugno, e il rinnovo non è per nulla in agenda. A De Laurentiis non è piaciuta del tutto la gestione tecnica (infortunati, seconde linee e spesso anche il gioco) e soprattutto non ha gradito certe dichiarazioni dell’ex Milan.
Gattuso ha scongiurato l’esonero, ma a giugno dovrebbe andar via. Ad Aurelio piace Fonseca
Il silenzio stampa perentoriamente imposto all’allenatore e alla squadra lo testimoniano. Ecco perché domenica sarà l’occasione per dare un’occhiata “da vicino” a Paulo Fonseca. L’attuale allenatore della Roma piace a De Laurentiis: ma non è una scoperta recente. Il portoghese impressionò il presidente azzurro già nel 2017, quando il Napoli affrontò il suo Shakhtar in Champions League. Era la prima partita del girone, e la squadra di Fonseca diede una bella lezione alla compagine di Sarri. De Lurentiis rimase colpito dal bel gioco degli ucraini, ma soprattutto dallo stile e l’intelligenza del portoghese, che ebbe modo di salutare personalmente in occasione della partita di ritorno (il Napoli vinse).
Da allora ha seguito con interesse l’approdo di Paulo alla Roma, e seppur non del tutto convinto da certe situazioni (il caos sostituzioni e il problema Diawara) e il rendimento contro le grandi, De Laurentiis è stuzzicato da Fonseca. Il patron ne apprezza la lucidità e la calma con la quale gestisce pressioni e situazioni spinose. Vedi, ad esempio, il caso Dzeko. Fonseca è un profilo che a De Laurentiis piace: allenatore a vocazione internazionale, colto (ha imparato benissimo l’italiano, parla quattro lingue) con idee di calcio moderne e molto duttili. Soprattutto una gestione della rosa e dei giovani “creativa” e la capacità di essere aziendalista pur mostrando di avere personalità. Potrebbe essere un’idea, anche se gli alti e bassi dei giallorossi richiederanno al patron azzurro un’ulteriore riflessione, fermo restando che la prima scelta è il ritorno di Maurizio Sarri.