Canale di Suez, si lavora per liberare il cargo bloccato. Il traffico potrebbe essere bloccato per settimane

Grave emergenza ambientale per il blocco del canale di Suez. Martedì, nel piccolo collegamento tra l’Africa e la penisola del Sinai si è incastrata una nave cargo, la Ever Green, che si è imbattuta in una forte tempesta di sabbia. L’imbarcazione trasportava merci dall’Asia verso l’Europa.
C’è stato l’immediato intervento delle autorità locali e marittime per liberare la nave, che nel corso di una manovra errata si è incagliata. L’enorme natante è ora bloccato, e a poco servono le scuse del proprietario giapponese. “Stiamo lavorando per risolvere questa situazione il prima possibile – assicura la Shoei Kisen Kaisha Ltd. – intanto ci scusiamo con tutti coloro che sono stati colpiti da questo grave incidente”.
Disastro nel canale di Suez: un’enorme nave cargo bloccata
Bloccate, infatti, anche le navi da viaggio, visto che il canale è stato chiuso. Sono iniziati ieri i lavori per liberare la nave, con l’installazione di dighe temporanee per cercare di sollevare la nave. Intanto, sono anche partiti i lavori per alleggerire l’imbarcazione, con lo scaricamento dei primi container. Operazioni lunghe, e soprattutto senza un esito certo. E’ probabile, purtroppo, che per disincastrare la nave bisognerà svuotarla completamente, carburante compreso.
Un’operazione non solo esosa, ma anche fortemente rischiosa per l’ambiente. E intanto già si contano i primi danni: secondo il Centro Studi di Intesa San Paolo, l’incidente condizionerà il 12% del commercio mondiale. Secondo Al Jazeera, invece, sono 200 le navi ferme che aspettano di poter superare il canale. E le notizie non sono rassicuranti: secondo l’armatore della nave, per liberarla dal canale potrebbero volerci settimane.