Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis potrebbe cambiare direttore sportivo: piace l’ex ds della Roma Gianluca Petrachi
Risultati, prestazioni e classifica finale del Napoli non sposteranno di una virgola la voglia di ricominciare daccapo, di azzerare l’area tecnica. Sul matrimonio ormai agli sgoccioli con Gattuso si è già detto tutto, il contratto in scadenza giugno non verrà rinnovato e in tal senso le scelte di tecnico e società sembrano convergere pienamente. Più spinosa, invece, la questione ds, una brutta gatta da pelare per Aurelio De Laurentiis. Giuntoli al capolinea, ma sotto contratto fino al 2024. L’idillio tra presidente e direttore è oramai un lontano ricordo, diverse scelte non sono state condivise e la separazione pare inevitabile. Hanno inciso, invero, anche le pessime notizie provenienti da Bari, laddove da tempo è stato sollevato dall’incarico Romairone, storico braccio destro del’ex plenipotenziario del Carpi.
Segnali che lasciano presagire scelte diverse, ma in questo caso sarà necessario trovare un accordo per non procedere al licenziamento diretto. Giuntoli lascerà dopo sei anni di militanza e dopo aver firmato il rinnovo proprio due anni, nel marzo del 2019. Qualche intuizione, su tutte quelle di Allan, Zielinski e Fabian, ma anche diversi passaggi a vuoto, pensando a Lobotka, Verdi, Maksimovic, senza contare gli innumerevoli oggetti misteriosi sbarcati a Napoli negli ultimi sei anni. Un bilancio che probabilmente non ha convinto il Presidente, oramai deciso a cambiare a rotta.
De Laurentiis può scegliere un ex Roma come nuovo direttore sportivo del Napoli
La scelta del nuovo ds non sarà determinante per individuare il prossimo allenatore. Deciderà De Laurentiis, non prima di essersi consultato con i suoi uomini di fiducia. I nomi circolano da giorni, ma nel frattempo è partito il toto ds: chi sarà l’erede di Cristiano Giuntoli? Da chi passerà la rifondazione del parco giocatori? Il nome forte è quello di Gianluca Petrachi, ex dirigente di Roma e Torino. In granata la sua esperienza più importante e più convincente, segnata però da un divorzio traumatico con Cairo, deluso per l’accordo firmato sottotraccia dal suo ds con la compagine capitolina. Rapporti tesi anche in casa giallorossa: un anno di lavoro e poi l’esonero a colpi di carte bollate, per giusta causa.
La vicenda è finita in tribunale e ad avere la meglio è stato proprio Petrachi che si è visto riconoscere due anni di stipendio (fino al 2022) e centomila euro come risarcimento per danni d’immagine. Un carattere forte, proprio come quello di De Laurentiis, eppure l’ipotesi di un accordo non è così lontana dalla realtà. Petrachi, inoltre, ha già lavorato con Fonseca (altro nome in orbita Napoli) ma nel recente passato non ha risparmiato qualche critica al tecnico portoghese: “Da giocatore avrei voluto essere allenato da uno come lui, abbiamo sempre avuto un bel legame diretto, verace. Lui è un pacifico di natura. L’unica cosa per cui ci sono rimasto un po’ male è che non ha speso una parola per me dopo il mio allontanamento”. Un rapporto franco, segnato da qualche incomprensione e forse destinato a ricomporsi in azzurro.