Hermes Ferrari è stato uno dei protagonisti della protesta di ieri a Montecitorio. Il ristoratore ha parlato della sua decisione
Ieri pomeriggio è andata in scena a Montecitorio una protesta davvero considerevole contro le restrizioni imposte dal governo Draghi che, ancora una volta, ha scelto di lasciare chiuse tante attività almeno fino a fine mese.
Tanti i ristoratori e gli imprenditori presenti in piazza per un pomeriggio che ha messo a dura prova anche le forze dell’ordine, costrette più di una volta ad usare le maniere forti per cercare di placare i disordini causati dalla folla in rivolta. Tra di loro c’era anche Hermes Ferrari, ristoratore di Modena già noto al pubblico per le sue proteste contro la pandemia.
Hermes, proprietario e gestore del locale modenese Regina Margherita, è sempre stato in prima linea nella lotta alle decisioni dei governi in ambito Covid. Promotore dell’iniziativa #ioapro, si è fatto notare anche per alcuni video pubblicati all’interno del suo ristorante con gli ospiti senza mascherina.
Hermes Ferrari, i motivi del suo travestimento
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Questa volta però, ispirato da quanto avvenuto qualche mese fa negli Stati Uniti, quando degli uomini riuscirono ad entrare a Capitol Hill, Hermes si è presentato in piazza vestito in maniera davvero pittoresca. Una riproposizione italiana dello sciamano americano Jake Angeli.
Intervistato durante la sua protesta, Ferrari, con il tricolore dipinto sul volto ed il tipico cappello con le corna, ha spiegato il motivo del suo gesto:
“Oggi purtroppo ho dovuto camuffarmi per farmi ascoltare. Se fossi venuto non camuffato non mi avrebbe ascoltato nessuno”. Ha dichiarato all’agenzia Vista.
Hermes ha poi spiegato che, nonostante le chiusure imposte dal governo, ha continuato a tenere aperto il suo locale a Modena: “Perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure. Ho dovuto pagare gli strozzini per pagare i dipendenti”.
Ad ogni modo l’intento di Ferrari non è mai stato quello di invadere Montecitorio, ma soltanto di far conoscere l’evento in tutto il mondo: “Bisogna far fare il giro del mondo a questa manifestazione, così come è successo negli States”. Non sappiamo se le sue immagini siano arrivate negli USA, ma in Italia sicuramente è stato notato eccome.