Morto Filippo, marito della Regina Elisabetta. Era una divinità, il retroscena che pochi conoscono

Filippo di Edimburgo il Messia: ecco il lato segreto del consorte della regina Elisabetta II. Filippo, infatti, non era solo il principe consorte ed il padre del futuro re d’Inghilterra. In un’isola era anche considerato una vera e propria divinità.

principe filippo messia
(fonte: web source)

Che fosse una personalità contraddittoria sebbene dovesse agire sempre “dietro le quinte” ormai lo sapevamo. Filippo, infatti, è stato un re senza corona (la regnante è sempre stata Elisabetta), privo di poteri effettivi anche se facente parte di una delle monarchie più longeve della storia inglese. Insomma una vita all’ombra della Regina Elisabetta, una presenza discreta anche se mai banale.

Questo in tutto il mondo tranne che nell’isola di Vanuatu, dove è considerato una vera e propria divinità: ecco tutto quello che sappiamo sulla curiosa storia.

Filippo di Edimburgo, il Messia: la storia del culto in suo nome

Anche se non ha mai ricoperto incarichi di vero e proprio potere, è impossibile ritenere Filippo d’Edimburgo una figura ininfluente nella vita della Royal Family. La sua morte, avvenuta nella mattinata di oggi 9 Aprile 2021, è arrivata dopo 99 anni di vita e più di 60 passati al fianco della regina Elisabetta II.

principe filippo messia
(fonte: Di Christopher Hogue Thompson – Personal Picture, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19303439)

Carismatico anche se privo di potere decisionale, sempre al fianco della consorte nonostante gli anni e le (normali) incomprensioni, Filippo è saltato agli onori della cronaca, negli anni, per alcune gaffe e maniere di esprimersi decisamente al limite.
Famosi sono alcuni commenti che il Principe Consorte si è lasciato “sfuggire” negli anni e che lo hanno messo, spesso e volentieri, al centro di critiche e polemiche.

C’è un luogo, però, dove l’autorità e le parole di Filippo non sono mai messe in discussione e per un motivo veramente assurdo. Gli abitanti dell’isola Tanna a Vanuatu (una regione dell’Oceania) sono infatti gli unici rappresentati mondiali di un culto veramente strano. Quello del principe Filippo!

Il “movimento del Principe Filippo” è un culto che viene chiamato “del cargo” in quanto si è sviluppato in varie popolazioni nell’ultimo millennio. Il culto mette insieme elementi sincretici mischiati allo stupore delle popolazioni indigene per le tecnologie degli occidentali. (Tra queste anche le navi “cargo”, per l’appunto).

Se la maggior parte di questi culti si è esaurita, quello del principe Filippo però ha continuato a prosperare. Wikipedia non sa indicare con precisione quando è iniziato ma, con ogni probabilità, il culto mosse i primi passi nella metà degli anni70.

Il principe Filippo e il rapporto con gli isolani di Tanna

Di certo c’è solo che la popolazione dell’isola di Tanna ha nel suo “pantheon” una divinità che sarebbe figlia della montagna. Questa figura si sarebbe allontanata dall’isola allo scopo di sposare una donna molto importante. L’arrivo di Elisabetta e Filippo, nel 1974 in visita a Vanuatu avrebbe fatto il resto.

La riverenza con la quale vennero trattati i coniugi reali dagli ufficiali britannici sull’isola avrebbe rafforzato nei nativi la certezza che questa divinità fosse proprio il Principe Filippo.
(Vanuatu è un codominio anglo-francese, chiamato “Nuove Ebridi”) Il principe, al tempo, non era consapevole di essere oggetto di tale culto. Quando scoprì di essere il protagonista di tale venerazione decise di seguire il consiglio di uno degli ufficiali residenti sull’isola. Sotto suggerimento, quindi, Filippo inviò un suo ritratto, sotto forma di fotografia autografata.

Gli isolani, a quel punto, inviarono in segno di ringraziamento una mazza tradizionale per l’uccisione del maiale, chiamata nal-nal. Successivamente, quindi, Filippo mandò altre due fotografie, una delle quali lo ritraeva mentre impugnava la mazza inviatagli dagli indigeni.

 

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Nel 2007 una congregazione di cinque isolani di Tanna visitò il Regno Unito. Durante la loro permanenza sul suolo britannico ottenne di poter visitare il principe Filippo. Secondo Wikipedia, dunque, gli isolani chiesero a Filippo quando sarebbe tornato a visitare Tanna usando una domanda decisamente colorita: “La papaia è matura o no?”

Filippo, quindi, decise di rispondere in maniera simile con queste parole, sempre riportare da Wikipedia: “Che la papaia sia matura o meno, riferisci al capo Kawia che ora fa freddo, ma quando farà caldo invierò un messaggio

Nonostante la riposta quasi positiva, però, Filippo non ha mai fatto ritorno sull’isola di Tanna. Possiamo solo immaginare il dolore degli abitanti che oggi avranno ricevuto la triste notizia della sua dipartita. Siamo sicuri che la notizia ha sconvolto tutti,chi più chi meno, ma nella piccola isola sperduta nell’oceano siano davvero disperati.

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