Andrea Romano sta vivendo un dramma da due mesi. La situazione dei cimiteri romani sarà analizzata stasera a Le Iene
Una vicenda davvero drammatica quella venuta alla luce pochi giorni fa. A denunciare la difficile e complicata situazione in cui versano i cimiteri di Roma ci ha pensato Andrea Romano con un tweet in cui si è scagliato contro la sindaca Virginia Raggi.
.@virginiaraggi Oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. 2 mesi che non riusciamo a seppellirlo: Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo. La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande
— Andrea Romano (@AndreaRomano9) April 22, 2021
Il politico del PD ha perso suo figlio Dario 2 mesi fa ma ancora non è riuscito ad ottenere una degna sepoltura. Un dramma che inizialmente avrebbe voluto tenere per se, ma vista la lentezza delle istituzioni ha deciso di rendere pubblico.
In una successiva intervista al Corriere della Sera Romano ha aggiunto: “E la follia di tutto questo è che abbiamo anche già una tomba, al Verano, dove seppellire nostro figlio. Ma non è sufficiente, perché Ama, la società municipalizzata che si occupa anche dei cimiteri, non riesce ad organizzare nemmeno la tumulazione”.
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Non solo Andrea Romano: migliaia di romani attendono
Una situazione comune a moltissime persone che attendono da mesi di seppellire i propri cari nella Capitale. L’AMA nei giorni scorsi ha incontrato la sindaca Raggi e ha spiegato in più di un’occasione che la situazione è dovuta alle recenti normative Covid imposte dal Governo: è necessario prima procedere con le sepolture più urgenti.
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Di questa vicenda se ne occuperà Giulio Golia stasera nella puntata de Le Iene in onda su Italia 1. Secondo quanto riportato dal giornalista la pandemia ha acuito il problema che tuttavia era già presente da anni: a documentarlo un suo vecchio servizio del 2014.
Nel frattempo AMA ha rilasciato una nota in cui ha dichiarato che dal mese di maggio si dovrebbe procedere piano piano verso un ritorno alla normalità. Dall’inizio di quest’anno, presso il Cimitero di Prima Porta, sono state effettuate oltre 4500 cremazioni, 568 soltanto negli ultimi quindici giorni, e oltre 6700 operazioni tra inumazioni, tumulazioni, esumazioni ed estumulazioni.