La star della musica italiana Massimo Ranieri spegne oggi le sue prime 70 candeline. Ripercorriamo le tappe della carriera dell’artista della canzone
Giovanni Calone, in arte Massimo Ranieri, compie oggi i suoi primi 70 anni. Il cantante napoletano è una delle stelle più luminose del firmamento musicale italiano. Una carriera, la sua, fatta di mille successi sia nel campo della discografia che a livello televisivo nonché teatrale.
Un artista davvero poliedrico dunque, che non si è mai precluso la sperimentazione artistica. Il suo talento è innato e la sua voce ancora oggi incanta milioni e milioni di italiani.
I fans non mancano mai di dimostrare tutto l’affetto che merita un cantante e attore del suo calibro. I suoi concerti e i suoi programmi tv hanno sempre registrato, rispettivamente, moltissimi biglietti venduti e tantissimi ascolti. Quando la pandemia Covid sarà terminata, i suoi ammiratori non vedono l’ora di poterlo riammirare dal vivo sul palco. Le sue capacità vocali non hanno infatti risentito del passare degli anni.
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Massimo Ranieri, le tappe più significative della carriera dell’artista napoletano
La carriera dell’artista inizia negli anni ’60. Vince il “cantagiro” nel 1967 con il brano “Pietà per chi ti ama”. L’anno successivo è quello della hit “Rose rosse” che inizialmente non suscita alcuna reazione particolare, salvo poi divenire un vero e proprio tormentone dopo alcuni mesi. Ancora oggi questo brano è uno dei più conosciuti del suo repertorio.
Nel 1969, infatti, trionfa di nuovo al Cantagiro proprio con “Rose rosse”, che rimane in classifica per ben 13 settimane.
Il suo esordio al cinema risale, invece, all’anno 1970 con “Metello”. Grazie a questo film vince anche il David di Donatello.
Negli anni ’80 incontra il maestro del teatro Giorgio Strehler e con lui avvierà una tournée europea con lo spettacolo L’anima buona di Sezuan” di Bertold Brecht.
Intanto le sue canzoni continuano a macinare consensi di critica e pubblico. Basti pensare a brani come: Erba di casa mia, Vent’anni, Se bruciasse la città.
Memorabile la sua interpretazione di “Perdere l’amore” con la quale vince il festival di Sanremo del 1988.