Luca Zingaretti, questo lutto lo ha segnato inevitabilmente per tutta la vita. Un dolore straziante che condivide con suo fratello Nicola e la sorella Angela.
Ognuno di noi lo conosce nelle vesti del commissario Montalbano, di cui sopra, ma dietro il personaggio vi è un attore dalla vasta carriera televisiva. Luca Zingaretti è infatti uno dei volti più noti della televisione e del piccolo schermo.
Bisogna però dire che tutti noi lo abbiamo amato per le sue doti recitative in questo “crime” che lo ha consacrato. Una vita di successi per l’attore fratello di Nicola Zingaretti, governatore della regione Lazio.
Questa sera andrà in onda di nuovo e lo vedremo sul piccolo schermo nelle stesse vesti a cui siamo abituati. In questo caso però fa ancora più eco quel dolore per quel lutto che è ancora vivo nella mente dell’attore che ha sconfitto da poco il Covid.
Luca Zingaretti ed il lutto per la propria mamma: un dolore lancinante
La signora Emma, madre dell’attore e del governatore della regione Lazio, è morta l’8 Ottobre 2020 e quel dolore ancora non passa. Da quanto avevano precedentemente detto sia lui che il fratello Nicola, la madre Emma Di Capua soffriva già da tempo a causa di una malattia ed era stata ricoverata in un ospedale romano. La perdita della mamma è stato un momento molto duro per loro.
I due fratelli, sia Luca che Nicola Zingaretti, ma anche la non famosa sorella Angela, avevano un rapporto stupendo con la loro mamma. Una donna dal temperamento molto forte e dalla storia importante, strettamente legata alla storia di tutto il popolo italiano.
La signora Emma infatti è stata testimone dei rastrellamenti nazifascisti a Roma. In quegli anni bui e tenebrosi dell’ascesa del nazifascismo anche lei sarebbe stata vittima di quelle atrocità se non fosse che si salvò perché non si trovava a casa in quel momento.
L’allora giovanissima donna, consapevole del rischio che tutto il popolo ebraico stava correndo, decise infatti di scappare. La sua fuga terminò in un convento dove trovò rifugio e dove restò il tempo necessario. La donna non fu l’unica a salvarsi, infatti con lei trovarono rifugio anche i suoi fratelli e i genitori. Non fu lo stesso per la sua bisnonna, la signora Ester, che venne deportata.
La donna portò avanti questa memoria fino alla sua morte ed ha amato i suoi figli profondamente. La ferita della sua mancanza si fa ancora sentire.