Il Principe Harry d’Inghilterra fa nuove rivelazioni sulla sua vita a corte e spiazza: “come uno zoo e il Truman show”
I Duchi del Sussex, Harry e Meghan, hanno fatto parlare di sé a seguito della loro scelta di “divorziare” dalla famiglia reale inglese. Lui è il figlio minore dell’erede al trono Carlo e lei è un’ex attrice di Hollywood. Si sono conosciuti qualche anno fa e da allora sembrano più affiatati che mai. La loro storia d’amore è stata coronata dal matrimonio e soprattutto dalla nascita di Archie, il loro primogenito, ed ora sta per arrivare anche il secondo figlio.
Lo scorso anno i due hanno annunciato che la loro vita si sarebbe separata da Buckingham Palace e questo inverno hanno rilasciato un’intervista a Oprah Winfrey nella quale hanno spiegato più nel dettaglio le motivazioni di questa drastica decisione presa. Il colloquio con la famosa conduttrice americana ha attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo, soprattutto nel passaggio in cui Meghan ha affermato di aver subito una qualche discriminazione di stampo razzista a Corte.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>> Il triste programma della regina Elisabetta nel giorno del suo compleanno: ci sarà anche Harry?
Principe Harry, la nuova rivelazione sulla Corte
Il Duca del Sussex ha rivelato durante un’intervista a Dax Shepard per il podcast ‘The Armchair Expert’ che la sua vita a Corte poteva essere riassunta come un “mix fra lo zoo e il Truman show“.
Il nobiluomo ha affermato di aver mantenuto il sogno di allontanarsi dalla Royal Family già dalla tenera età di vent’anni. Complice anche la morte prematura di sua mamma, la “principessa del popolo” Diana. il Principe infatti era solito domandarsi: “Guarda cosa è successo a mia madre? Come potrò mai costruire una famiglia, avere una moglie, quando so che può succedere di nuovo?“.
Con riferimento a suo padre Carlo, il nipote della Regina dichiara: “Non penso che dovremmo puntare il dito o incolpare qualcuno ma certamente ho sperimentato qualche forma di dolore o sofferenza a causa del dolore o della sofferenza che forse mio padre o i miei genitori avevano sofferto“.
