Rula Jebreal spiega il suo rifiuto a Propaganda Live: “Ho voluto lanciare un segnale”

Rula Jebreal, intervenuta nel programma Piazzapulita, ha spiegato i motivi del suo rifiuto alla trasmissione di Diego Bianchi

Rula Jebreal
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Rula Jebreal è tornata in tv, proprio su La7, dopo l’ultima settimana tormentata che l’ha vista al centro delle polemiche per aver rifiutato di partecipare a “Propaganda Live” come ospite.

La giornalista italo-israeliana era stata invitata da Diego Bianchi per parlare della questione palestinese ma lei, una volta scoperto che sarebbe stata l’unica donna presente in trasmissione, ha declinato l’offerta.

Sui social si sono ovviamente scatenati i commenti del pubblico, tra chi ha dato ragione a Rula e chi ha preso le parti di “Zoro”, che nel frattempo ha spiegato: “Rula Jebreal non conosce la nostra trasmissione. Chiamiamo una persona in trasmissione perché è competente, non per il sesso. Chiudo dicendo che l’episodio è spiacevole perché avevamo chiamato Rula Jebreal non in quanto donna. Ci sembrava la persona migliore, per storia e competenze, per intervenire”.

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Rula Jebreal a Piazzapulita: “Questione sollevata da anni, non sono mai stata ascoltata”

 

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La questione delle quote rosa in tv ed in generale nel mondo del lavoro e del professionismo tiene banco da tempo e la Jebreal è una delle più grandi sostenitrici. Tornata in tv a Piazzapulita la giornalista ha spiegato di non avere nulla contro Propaganda Live, ma di aver voluto prendere in mano la situazione dopo anni di silenzio:

Ho voluto lanciare un segnale per sensibilizzare uomini e donne della nostra società su un tema che riguarda la giustizia, non è una questione di donne”.

E a chi le ha fatto notare di aver partecipato in passato, o anche attualmente, a trasmissioni in cui era l’unica ospite femminile, Rula ha risposto: “Per anni ho sollevato la questione privatamente, nelle trasmissioni in cui sino stata invitata, con conduttori, direttori. Non sono mai stata ascoltata“.

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Insomma, la scrittrice va avanti per la sua strada e non ha intenzione di fermarsi finchè non verrà stabilita una parità tra sessi in tutti i sensi: “Quando ci sarà finalmente la parità non vorrò una rigida applicazione, fino ad allora dobbiamo imporla per legge“.

 

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