Denise Pipitone, emergono nuovi dubbi: il testimone chiave fu condizionato?

Durante la trasmissione “Chi l’ha visto” sono emersi nuovi particolari sulla testimonianza relativa alla scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone
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Il caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone continua a tenere banco nella trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. La famiglia della bambina non si dà pace, la procura ha riaperto le indagini e nel frattempo sono spuntate delle nuove foto di una ragazza in Ecuador che sembra essere davvero molto simile a Denise.

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Nella speranza che questa pista si riveli verosimile e non si ripeta la brutta esperienza avuta con la ragazza russa Olesya Rostova, si sta cercando di fare chiarezza su come sia scomparsa la bambina e soprattutto sono emersi nuovi particolari relativi alla testimonianza di Battista Della Chiave, di suo nipote Giuseppe e di Anna Corona.

Denise Pipitone, Battista Della Chiave fu condizionato da suo nipote?

Anna Corona
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Battista, testimone sordomuto ormai deceduto, aveva rivelato di aver visto la piccola ben 9 anni prima in un capannone di Mazara del Vallo. La testimonianza era stata confutata dai suoi familiari che avevano sostenuto che l’uomo non conoscesse la lingua dei segni e fosse stato frainteso. Successivamente, nel 2013 in tribunale, Battista si avvalse della facoltà di non rispondere.

Secondo quanto svelato da “Chi l’ha visto?” la scelta sarebbe stata condizionata e ci sarebbero delle intercettazioni a prova di questo. Battista è stato condizionato da chi? Da suo nipote Giuseppe? Ciò che è certo è che in tribunale per l’incidente probatorio, chiesto proprio per cristallizzare la sua testimonianza, Battista venne lasciato insieme al nipote, all’epoca indagato, e come interprete venne scelto il figlio, cugino dell’indagato.

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Ci sono poi altri due elementi che fanno pensare a un coinvolgimento di Giuseppe nella scomparsa di Denise: l’uomo avrebbe mentito sia sul suo lavoro sia sul suo rapporto con Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico di Denise, e mamma di Jessica, la sorellastra già processata e assolta in via definitiva dall’accusa di sequestro di persona.

Giuseppe Della Chiave afferma infatti che il giorno della scomparsa della bambina lui stava lavorando al ristorante “Il Veliero”, ma i suoi colleghi smentiscono: il mercoledì era giorno di chiusura ed il 1 settembre 2004 era un mercoledì.

E anche se Giuseppe ha dichiarato di non conoscere Anna Corona, la donna è stata vista più volte con le figlie nel ristorante e nel 2003 aveva lavorato lì come lavapiatti. Difficile credere che i due non si siano mai parlati.

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