Il bonus sicurezza è uno degli incentivi che incuriosisce di più gli italiani. Ecco di cosa si tratta, chi può ottenerlo, come può essere richiesto
Il bonus sicurezza può essere richiesto fino al 31 dicembre 2021, salvo proroghe. È un’agevolazione che permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulla spesa sostenuta nel momento in cui decidiamo di mettere in sicurezza la nostra abitazione. Si tratta di uno dei bonus presenti all’interno della Legge di Bilancio 2021, o anche legge del 30 dicembre 2020 numero 178, numero 322 sul Gazzettino Ufficiale.
Questa legge conferma un ampio pacchetto di bonus casa. Fino a fine anno torna anche il bonus sicurezza. Per ottenere questo bonus bisogna soddisfare alcune condizioni, oltre a non superare un limite massimo di spesa consentita. A differenza di altri bonus, non c’è l’obbligo di aver effettuato in parallelo lavori di ristrutturazione all’immobile. Si possono anche ottenere detrazioni per la videosorveglianza e per l’installazione di antifurti.
Vediamo nel dettaglio chi può ottenere il bonus sicurezza, come funziona e cosa bisogna fare per richiederlo.
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Abbiamo già visto che il bonus sicurezza 2021 è una delle misure inserite all’interno del pacchetto bonus casa e confermate dalla Legge di Bilancio. Questo vuol dire che lo Stato ha finanziato queste coperture fino al 31 dicembre 2021. Questa agevolazione permette di ottenere una detrazione fiscale fino al 50% per gli interventi di messa in sicurezza della propria abitazione.
Via libera, quindi, all’installazione di antifurti, porte blindate, grate alle finestre, sistemi di videosorveglianza, casseforti a muro, vetri antisfondamento e ad altri sistemi di sicurezza. Purtroppo, dopo il lockdown è aumentato il numero di furti nelle abitazioni. I motivi sono due: anche i ladri sono rimasti a casa e hanno vissuto tempi di crisi; gli italiani non vedevano l’ora di uscire e questo ha favorito i malintenzionati.
Proprio per questo è stato pensato un bonus che permettesse ai cittadini italiani di installare nuovi sistemi di sicurezza. A differenza di altri bonus, non c’è l’obbligo di ristrutturare o riqualificare l’immobile per ottenerlo.
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Il bonus sicurezza prevede “l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”. Per “atti illeciti” si intendono furti, aggressioni, sequestri di persona o qualsiasi altro illecito preveda una lesione dei diritti protetti dalla Costituzione Italiana. Si potrà ottenere una detrazione fiscale del 50%, da inserire nella dichiarazione dei redditi, o chiedere direttamente al venditore lo sconto in fattura.
È possibile richiedere questo bonus fino al 31 dicembre, salvo proroghe. La spesa massima che è possibile effettuare è di 96.000 euro. Qualora ci fossero anche dei lavori di ristrutturazione, il tetto massimo totale resterà invariato. Bisogna quindi fare bene i calcoli per ottenere questo tipo di agevolazione. Se si dovesse sforare non sarebbe più accettata.
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Tra le spese che rientrano nel bonus sicurezza che prevedono una detrazione fino al 50% ci sono l’acquisto, l’installazione e il montaggio di sistemi di antifurto, videosorveglianza professionale a circuito chiuso, acquisto, installazione e montaggio di videocitofoni e dispositivi per la protezione da allagamenti, fughe di gas e incendi, rilevatori di apertura dei serramenti, vetri antisfondamento, tapparelle motorizzate, cancelli, recinzioni, saracinesche, porte blindate, garage.
Rientrano nel pacchetto anche le spese legate a perizie tecniche, sopralluoghi, adeguamento alle leggi vigenti in tema di privacy. Non è inclusa, invece, dalle spese detraibili grazie al bonus sicurezza quella relativa alla stipula del contratto con un istituto di vigilanza privata.
Tra i vari punti da rispettare per rientrare nel bonus sicurezza c’è anche quello legato ai pagamenti. Questi vanno effettuati attraverso metodi tracciabili tra bonifici bancari o postali “parlanti” e devono obbligatoriamente contenere le seguenti informazioni:
Il bonus sicurezza va inserito nella dichiarazione dei redditi. Il credito verrà recuperato in dieci quote annuali di pari importo fino ad un massimo di 96.000 euro. In alternativa è possibile richiedere lo sconto in fattura direttamente al venditore. In questi casi, la pratica verrà inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Vanno indicate le seguenti informazioni:
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Possono accedere a questo tipo di detrazione fiscale tutti i soggetti che sono sottoposti al pagamenti dell’imposta sui redditi (IRPEF) e coloro che sostengono effettivamente il pagamento. Ecco un elenco dei potenziali beneficiari di questo bonus:
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